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Cometa on air sulle reti Mediaset con il film di EPIK ‘Amore odio’. Obiettivo, amplificare e sostenere la mission dell’associazione

Cometa, l’associazione che si occupa di giovani e famiglie tramite l’accoglienza, la formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro, è on air da ieri e fino al 4 febbraio sulle reti Mediaset con il progetto ‘Amore Odio’, firmato EPIK.

A ospitare il trailer del film, presentato a novembre scorso in Borsa Italiana, sono gli spazi della comunicazione sociale Mediafriends nel corso dei programmi di punta su Canale 5, Italia 1 e Rete 4. Contemporaneamente, Cometa ha avviato una campagna di raccolta fondi per coinvolgere i sostenitori che da anni la seguono con generosità.

Creato da EPIK e prodotto da Indiana Production, il film fa leva sul messaggio ‘Quello che accade fuori ci cambia dentro’, raccontando gli studi effettuati negli anni ’80 dal ricercatore giapponese Masaru Emoto sulla ‘memoria dell’acqua’, una componente essenziale del corpo umano capace di reagire in modo positivo o negativo a seconda degli stimoli esterni che riceve. E sono proprio questi i pilastri su cui opera Cometa puntando ora sulla comunicazione sociale per amplificare e sostenere la sua mission anche sui social Meta-Facebook e Instagram.

“Con questo video”, spiega nella nota Alessandro Mele, direttore generale Cometa, “Epik ha provato a reagire all’incontro con la nostra realtà. Il risultato è qualcosa che è fuori dagli schemi, una provocazione semplice ma efficace nel guardare agli effetti che le relazioni hanno sulle persone. La passione per la persona, per la sua unicità, sono il cuore della nostra storia e dell’accoglienza delle bambine e dei bambini in difficoltà che ogni giorno entrano in Cometa in cerca di un abbraccio vero”.

Aggiunge Giorgia Crepaldi, partner EPIK: “Diversificare la pianificazione di un messaggio già forte è fondamentale quanto il messaggio stesso ed è funzionale alla mission con cui è stato costruito l’intero progetto di Cometa. Grazie al supporto di Publitalia riusciamo a veicolare il racconto al grande pubblico”.