Il sistema museale di UniTo non si ferma. Oggetti, foto e racconti in mostra online

Fino a lunedì 13 aprile i Musei e gli Archivi del Sistema museale dell’Università di Torino terranno compagnia ai loro visitatori nonostante la chiusura.

Il Museo di Antropologia ed Etnografia, il Museo di Anatomia umana Luigi Rolando, l’Archivio scientifico e tecnologico dell’Università (ASTUT) e il Museo di Antropologia criminale Cesare Lombroso faranno uscire virtualmente alcuni oggetti, documenti e fotografie delle loro collezioni, pubblicando immagini, video e racconti sui rispettivi siti internet. L’obiettivo è quello di reagire all’emergenza del Coronavirus aderendo all’hashtag #laculturanonsiferma.

Ogni settimana, tre fotografie contenute nell’archivio storico del Museo di Antropologia criminale Cesare Lombroso saranno mostrate per la prima volta in libera uscita al pubblico, unitamente alle storie che si nascondono dietro le immagini. Le foto saranno disponibili anche sui profili Instagram e Facebook del museo.

Due le attività previste dal Museo Anatomia umana Luigi Rolando. Ogni martedì saranno pubblicati I racconti del Museo, testi d’autore associati agli oggetti delle varie collezioni. Per i più piccoli invece, ogni lunedì arriverà Il Museo in cameretta, con attività e giochi disponibili per due fasce d’età: 0-6 anni e 6-12 anni.

ASTUT, la struttura universitaria che si occupa di raccogliere, conservare, studiare e valorizzare i reperti materiali testimoni della ricerca e della didattica di UniTo, pubblicherà video e biografie dei più importanti personaggi scientifici torinesi. La prima uscita, l’Ergografo di Angelo Mosso, è disponibile qui.

Seppur ancora in allestimento, anche il Museo di Antropologia ed Etnografia mostrerà per la prima volta oggetti delle diverse collezioni: Europa, Africa, Asia, America e Oceania. Fino all’8 maggio 2020, con la rubrica Oggetti in fuga – video edition, ogni martedì e ogni venerdì saranno pubblicati sulla pagina YouTube del Sistema Museale di Ateneo brevi video (2-3 minuti) che verranno condivisi sul sito web e sui social network del Museo.

I video sono stati realizzati in questi giorni di quarantena – da casa e con le poche strumentazioni che avevano a disposizione – da studenti e dottorandi (in particolare dell’Università di Torino ma anche di Atenei milanesi), che hanno svolto le loro attività di tirocinio, stage o di tesi presso il Museo dal 2018 a oggi. Hanno selezionato un oggetto delle collezioni su cui hanno svolto ricerche e ne hanno spiegato utilizzo e provenienza, raccontando anche il perché hanno scelto quel manufatto. Ogni volta, 24 ore prima della pubblicazione, sulle stories Instagram si potrà leggere un indovinello che troverà poi soluzione nel video del giorno dopo.

Infine, altre iniziative sono in corso di realizzazione: fra pochi giorni si potrà trovare su Spotify (@MAET_TO) la playlist del Museo MAETisMusic#1 o webinar su argomenti correlati al Museo. Tutte le info verranno pubblicate sul sito web del MAET nella categoria eventi.