Il murale di PAO per lo stabilimento Zaini a Milano. E non poteva essere che cioccolato

Il quartiere Dergano a Milano e, precisamente Via Imbonati, all’altezza del civico 59, vanta ora un nuovo murale realizzato dallo street-art milanese PAO (Paolo Bordino).

Il soggetto, un gigantesco blocco di cioccolato appena scartato, con accanto il ritratto di un uomo d’altri tempi, sintetizza la storia di una fabbrica che vive in quel tratto di strada dal 1926: la fabbrica di cioccolato fondata 13 anni prima da Luigi Zàini, l’uomo con baffi e papillon che appare nel murale, e che oggi è guidata dai suoi nipoti: Luigi e Antonella. 

“È dal 1926, quasi cent’anni, che la fabbrica di cioccolato e caramelle fondata da nostro nonno Luigi si trova qui – spiega nella nota Antonella Zàini – e mio fratello ed io volevamo dare un segno creativo di gratitudine a questo territorio che ci ospita e dove, da allora, risiedono anche molte famiglie dei nostri operai. Per motivi di viabilità e necessità di maggiore spazio abbiamo poi dovuto spostare la produzione alle porte di Milano, ma qui conserviamo oltre ai nostri uffici e l’outlet aziendale anche la produzione di caramelle. Abbiamo scelto PAO come artista, già autore di molti murales, perché ci piace il suo modo di mettere in dialogo la città e le persone, un modo che sorprende con gentilezza, suscitando sempre un sorriso, smuovendo l’indifferenza”. 

Aggiunge PAO: “La collaborazione con Zaini è stata una piacevole esperienza che spero abbia ricadute positive su tutta la via. Insieme abbiamo trasformato un luogo produttivo come una fabbrica in un angolo colorato dove vige la fantasia e la dolcezza del cioccolato. Le vecchie fotografie e le prime pubblicità storiche di Zaini mi hanno ricordato l’art Nouveau ed il lavoro di grandi artisti e pubblicitari come Alphonse Mucha e Marcello Dudovich, così come le antiche pubblicità dipinte sui muri. Da qui ho preso ispirazione per l’incarto del cioccolato e per il ritratto di Luigi Zaini. Ho voluto mescolare questi elementi con il mio gusto per il gioco e la trasformazione: il risultato è un muro della fabbrica tramutato in un enorme tavoletta di cioccolato appena scartata, che spero metta di buon umore chiunque passi per la via Imbonati”.