La prima edizione 2024 vede la collaborazione tra la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e la Fondazione CRC, e ispirandosi alla volontà della nuova presidenza di Fondazione CRT intende far dialogare le collezioni di due grandi istituzioni con il territorio, trasformando in azioni concrete l’idea di patrimonio diffuso che rappresenta una delle sue missioni statutarie.
Il progetto Radis, dal piemontese radis (radice), ha un duplice obiettivo: arricchire il territorio piemontese, borghi e città, con un patrimonio di opere di arte pubblica messo a disposizione della comunità e allo stesso tempo far dialogare tale patrimonio con attività educative, public program e mostre collettive che restituiscano alla visione della collettività parte della collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Il format prenderà il via dalla Valle Stura e verrà replicato in altre aree del territorio piemontese, in collaborazione con le principali Fondazioni bancarie.
La prima edizione del progetto è stata affidata alla curatrice Marta Papini, che ha invitato l’artista Giulia Cenci a intervenire nell’area del Chiot Rosa, nel comune di Rittana (CN). Proprio a Rittana il 12 luglio inaugurerà una mostra collettiva che accoglierà opere della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e della Fondazione CRC. Curata da Marta Papini e Leonardo Pietropaolo con Giulia Cenci, la mostra è parte del percorso di avvicinamento alla presentazione della nuova opera, in programma il 5 ottobre 2024.
Nel quadriennio 2024-2027 Radis produrrà opere di arte pubblica attraverso un percorso di coinvolgimento attivo di abitanti, enti locali e associazioni. Le nuove produzioni, in dialogo con le storie locali e il paesaggio, contribuiranno a promuovere un nuovo immaginario condiviso e potranno diventare leva per un turismo attento all’ambiente e alla sostenibilità.
La prima edizione del progetto interessa un’area boschiva in Valle Stura, tra il Comune di Rittana e la Borgata Paraloup, in provincia di Cuneo; il luogo individuato da Marta Papini e Giulia Cenci è il Chiot Rosa, una radura costellata da alberi di betulla a 1.200 metri sul livello del mare, un luogo ricco di storia e dall’alto valore simbolico, in quanto ospitò, lì vicino, il primo quartier generale nel cuneese delle bande partigiane di Giustizia e Libertà.
L’opera resterà di proprietà della Fondazione, in comodato permanente al Comune di Rittana. L’edizione 2024 di Radis è solo il primo capitolo di un progetto più ampio che ogni anno vedrà protagonista una diversa provincia piemontese.