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Una ricerca ad hoc della Unit Research & Insight di GroupM per il Festival di Sanremo. Riflettori puntati sul valore sociale della kermesse canora e sulle opportunità per i marketer

Federica Setti, Chief Research Officer GroupM

La ricerca su Sanremo sviluppata da GROUPM parte dalla considerazione che sempre di più gli eventi live possono oggi essere interpretati come il nuovo media contemporaneo. La componente esperienziale, la possibilità di condividere le emozioni (soprattutto sui social), l’importanza della partecipazione e dell’esserci, spiega una nota, sono le motivazioni alla base dell’incremento delle presenze agli eventi live sul territorio e degli ascolti degli eventi televisivi, e Sanremo non è da meno.

Lo scorso anno il Festival ha registrato uno share medio del 52,3% con un’audience media di 10.9 milioni (totale individui con ospiti), la più alta degli ultimi anni, catturando anche i pubblici più giovani. Anche l’edizione n°69 riuscirà a raggiungere questi risultati e a superare tutte le migliori aspettative?

Per rispondere a queste domande, la Unit Research & Insight di GroupM ha ideato un progetto di ricerca che si sviluppa in 3 fasi, con l’obiettivo di raccontare l’evento dal punto di vista sociale e provare a capire:

  • qual è l’interesse della popolazione a guardare il Festival e quali sono le motivazioni che smuovono questo interesse
  • quali sono i rituali e le abitudini legate alla visione di un evento che invade le case degli italiani
  • quale spazio possono avere le marche all’interno di questo rituale

I risultati della prima fase di ricerca CAWI, che ha visto coinvolti 500 italiani di età superiore ai 15 anni, rappresentativi della popolazione italiana per i principali criteri socio-demografici, trovano spazio all’interno di un’infografica che racconta come gli italiani si preparano ad accogliere nelle loro case Sanremo69°.

Sa(n)remo tutti lì

Un evento senza dubbio atteso: l’88% dichiara che guarderà la nuova edizione del Festival, e lo guarderanno proprio tutti, senza differenza di età o di generazioni.

Se non lo vedi non sai cosa ti perdi

Il 58% degli intervistati ne consiglia la visione agli amici e inaspettatamente la GenZ non è da meno con il 60% dei teenager che lo consiglierà sicuramente ai propri amici.

A ognuno il suo Sanremo

Tutti lo guarderanno, ma non tutti lo guarderanno allo stesso modo: dietro ogni generazione c’è un pubblico diverso.

La GenZ ha dichiarato di seguirlo prevalentemente sui social network; i Millennial in tv a casa di amici; la GenX (35-54),che reputa Sanremo l’evento live dell’anno, lo segue rigorosamente in tv; mentre per i Baby Boomers (55-70) e la Gen0 (70+) è un rituale che fa parte della loro storia.

Tre personaggi in cerca di audience

La combinazione dei personaggi sembra funzionare ancora prima della partenza del Festival. Di fatti il 39% dei rispondenti considera il terzetto Baglioni-Bisio-Raffaele il migliore degli ultimi anni.

I nuovi co-conduttori fanno registrare alti livelli di gradimento: Claudio Bisiopiace al 68% e Virginia Raffaele al 61%. Un gradimento trasversale a tutte le generazioni. Anche la direzione artistica di Claudio Baglioni è molto apprezzata: il 41% lo ama.

Per tutti il Festival è sinonimo di italianità e tradizione 70%, ma non si ferma qui. Oltre a rappresentare l’evento nazionale per eccellenza, Sanremo è anche sinonimo di costume e condivisione: per il 64% dei rispondenti è fortemente legato al mondo della moda e dello spettacolo e per il 47% alla famiglia.

Tra la popolazione teenager (90%) spicca l’innovativa direzione artistica orientata alla musica emergente italiana.

Sanremo2019 – Infografica