L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni è stata scelta dalla Commissione europea, in un gruppo ristretto di Digital Services Coordinators, per partecipare alle attività di sperimentazione della nuova applicazione per la verifica dell’età dei minori per l’accesso alle piattaforme online che ospitano contenuti pornografici.
Il DSA ha introdotto l’obbligo in capo alle piattaforme online di rispettare i diritti fondamentali degli utenti online, in particolar modo quelli dei minori. In tale ambito, l’articolo 28 prevede che le piattaforme online debbano garantire che i propri servizi offrano agli utenti più giovani un livello elevato di tutela della vita privata, di sicurezza e di protezione.
L’applicazione di age verification
A tal fine, la Commissione europea sta lavorando a un’applicazione di age verification, destinata a fornire una soluzione provvisoria, in attesa dell’entrata in vigore del Portafoglio di identità digitale dell’UE, prevista per la fine del 2026, ai sensi del regolamento (UE) 2024/1183. L’applicazione, basata sulla stessa tecnologia prevista per il Portafoglio UE, consentirà ai fornitori di servizi online di verificare se gli utenti hanno 18 anni o più, senza compromettere la loro privacy, rafforzando ulteriormente la protezione dei minori online.
L’obiettivo del progetto è sviluppare, entro l’estate del 2025, una soluzione di verifica dell’età armonizzata a livello UE e rispettosa della privacy, che includa un’applicazione open source white-label.
La ‘prova dell’età’
Attraverso tale applicazione gli utenti potranno richiedere l’attestazione digitale della maggiore età (‘prova dell’età’) a soggetti terzi certificati (es. fornitori di identità digitale). La prova dell’età, che non contiene informazioni circa l’identità dell’utente, sarà memorizzata esclusivamente all’interno del dispositivo su cui è installata l’applicazione. Quando l’utente accede a siti o piattaforme riservati agli adulti, questi invieranno una richiesta di verifica dell’età e tramite la stessa applicazione (ad esempio inquadrando il QR code mostrato dal sito o piattaforma) l’utente potrà inviare direttamente la ‘prova dell’età’ in forma anonima.
Il contributo dell’Agcom
Sulla base delle proprie competenze in materia di tutela dei minori, nonché in qualità di DSC, Agcom è stata dunque chiamata a fornire il proprio contributo per la sperimentazione dell’app, con l’obiettivo di una rapida adozione a regime delle soluzioni tecnologiche condivise a livello europeo.
Si ricorda che l’Autorità è recentemente intervenuta sul tema, con la recente delibera n. 96/25/CONS, in attuazione delle disposizioni dell’articolo 13-bis del decreto-legge 15 settembre n. 123 convertito con modificazioni dalla Legge 13 novembre 2023, n. 159 (cd Decreto Caivano).
L’Autorità ha individuato, a seguito di una consultazione pubblica e del parere favorevole del Garante Privacy, sentita la Commissione europea, le misure tecniche e di processo che siti e piattaforme, che diffondono contenuti pornografici, devono implementare per autorizzare l’accesso ai propri servizi ai soli utenti maggiorenni. Tali misure prevedono che l’attestazione digitale della maggiore età sia fornita da soggetti terzi certificati che non conoscono l’utilizzo che ne farà l’utente, e che sia lo stesso utente a inviare direttamente la ‘prova dell’età’ al sito o piattaforma che ne richiede la verifica, in forma anonima senza comunicare alcun dato personale.
A conclusione della fase di sperimentazione, la soluzione attuativa delle misure stabilite dall’Autorità sarà armonizzata con l’applicazione di age verification della Commissione europea e potrà essere messa a disposizione per l’utilizzo da parte dei siti e piattaforme online che offrono contenuti riservati agli utenti maggiorenni.