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Tredicesima, regali e consumi. Per Milano un Natale 2018 di prudente ripresa. La stima di Confcommercio Milano (Ufficio Studi)

962 euro a famiglia per i milanesi (il dato comprende anche Monza Brianza e Lodi), il 55,6% dei soldi della tredicesima da spendere in regali e consumi vari (cene, pranzi, spettacoli, concerti ecc.) per questo Natale 2018. La stima è dell’Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza.

Una tredicesima che, al netto delle tasse e del risparmio, nella spesa media complessiva per famiglia (1.730 euro contro i 1.695 euro dello scorso anno), si incrementa del 2,1% rispetto al 2017, lo 0,3% al netto dell’inflazione. Crescita non legata tanto all’effettivo incremento del potere d’acquisto quanto all’aumento della popolazione residente, degli occupati e dell’ammontare delle pensioni erogate.

Il 44,4% della tredicesima 2018 è invece destinato, rileva l’Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, alle altre spese, viaggi e vacanze e, in gran parte, ai cosiddetti consumi obbligati: spese condominiali, interessi e rata del mutuo, spese di manutenzione dell’automobile e dell’abitazione, spese per le assicurazioni e l’istruzione dei figli.

Il valore degli acquisti di questo periodo natalizio per Milano, Monza Brianza e Lodi è stimato in 1 miliardo e 748 milioni fra regali, cene e pranzi e spettacoli.

Ai regali le famiglie di Milano, Monza Brianza e Lodi destineranno in media 775 euro della tredicesima, 153 euro per pranzi e cene, 34 euro per spettacoli, concerti, manifestazioni sportive. Nelle stime dei consumi natalizi crescono in particolare, rispetto al 2017, l’alimentare (269 euro a famiglia, + 1,97%), la moda (128 euro, + 3,55%), la tecnologia (80 euro + 3,48%), la cosmesi (39 euro, + 4,17%).  Cene e pranzi assorbiranno l’8,9% della spesa con un + 0,8%; spettacoli, concerti e manifestazioni sportive il 2% con un tasso di crescita elevato, +8,5%.

Dove si spenderanno i soldi della tredicesima destinati a regali e consumi? Sia, prevalentemente, nella rete del commercio al dettaglio (centri commerciali, catene, negozi), ma anche in factory outlet e in tutte quelle imprese la cui attività principale o esclusiva non è il commercio al dettaglio (cash and carry, distribuzione all’ingrosso, produttori).

Nei consumi generati dalla tredicesima il commercio elettronico inciderà per 126 milioni di euro, l’8,9% del valore degli acquisti dei regali di Natale (di rilievo, analizzando i dati nazionali dell’indice Istat delle vendite al dettaglio, la crescita dell’e-commerce dal dicembre 2015 al dicembre di quest’anno: + 34,43% a fronte di una crescita di poco superiore all’1% della media, ossia il dettaglio nel suo complesso).

L’Ufficio studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza ha anche stimato quanto possa essere l’apporto aggiuntivo, nei consumi natalizi di questo dicembre, generato dai turisti. 58,7 milioni di euro per lo shopping (concentrato, a Milano, nel centro e nelle maggiori vie commerciali) e 34,7 milioni di euro nella ristorazione.

“Dopo un Black Friday positivo – commenta nella nota Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza – ci attendiamo un Natale di prudente ripresa dei consumi. Secondo il nostro Ufficio Studi aumenta leggermente la disponibilità di spesa dei milanesi rispetto allo scorso anno. In continua crescita le vendite on line che preoccupano molti commercianti. Ma allo stesso tempo costituiscono una sfida di innovazione che, a parità di regole, apre per tutti nuove opportunità”.

elaborazione su dati Istat, Inps, Banca d’Italia, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Osservatorio Siae, Ref-Ricerche, Camera di Commercio Monza Brianza Lodi, Confcommercio e Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi).