Mercato

TLC, niente matrimonio: Iliad chiude la porta a TIM

L’Ad Thomas Reynaud conferma lo stop alle trattative: il sogno di una fusione in Italia si spegne e il titolo TIM crolla in Borsa
iliad group

Un annuncio netto, che mette fine a mesi di speculazioni. Thomas Reynaud, Amministratore Delegato di Iliad, ha confermato che le discussioni con Tim si sono interrotte già ad aprile e che “non riprenderanno”. Con queste parole, pronunciate durante la presentazione dei risultati semestrali del gruppo, tramonta definitivamente l’ipotesi di un consolidamento sul mercato italiano delle telecomunicazioni.

La reazione di Piazza Affari non si è fatta attendere: il titolo Telecom Italia è crollato fino a sfiorare il -10%, con contrattazioni sospese per eccesso di ribasso e azioni precipitate attorno a quota 0,41-0,42 euro.

Cosa significa per il mercato

La chiusura dei colloqui rappresenta la fine di un percorso ipotizzato a lungo: un’alleanza tra Iliad e Tim avrebbe potuto ridisegnare gli equilibri della telefonia in Italia. Ora, invece, la prospettiva è quella di un settore che continuerà a contare quattro grandi operatori.

Reynaud ha chiarito che la strategia di Iliad sarà rivolta soprattutto al mercato francese, lasciando l’Italia fuori da scenari di fusione. Una decisione che pesa su Tim, alle prese con un percorso di ristrutturazione complesso e con un futuro ancora incerto.

Lo sguardo degli investitori

Il tonfo in Borsa fotografa bene le aspettative tradite del mercato. Per molti analisti, un accordo con Iliad avrebbe potuto rafforzare la posizione di Tim, oggi sotto pressione tra debito elevato e concorrenza agguerrita. Con la porta definitivamente chiusa, cresce lo scetticismo degli investitori.