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TikTok firma l’accordo per lo spin-off USA, un passo decisivo per restare negli Stati Uniti

Il Ceo Shou Chew conferma la nascita di una joint venture con investitori americani. L’operazione, sostenuta dalla Casa Bianca, deve ora superare gli ultimi ostacoli regolatori - compreso il via libera di Pechino
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TikTok compie il passo più concreto finora per garantirsi un futuro negli Stati Uniti. La piattaforma ha firmato un accordo per lo spin-off delle sue attività americane, aprendo la strada alla creazione di una nuova entità controllata in maggioranza da investitori statunitensi.

L’operazione, sebbene non ancora conclusa, rappresenta un avanzamento significativo nel lungo e complesso negoziato che da oltre un anno tiene TikTok al centro del confronto politico tra Washington e Pechino. Il nuovo TikTok US sarà strutturato come una joint venture: il 50% sarà detenuto da un consorzio di investitori americani che include Oracle, Silver Lake e il fondo MGX; poco più del 30% resterà a investitori già presenti nel capitale di ByteDance, mentre la casa madre cinese manterrà una quota del 19,9%.

Un assetto pensato per rispondere ai requisiti della legge statunitense entrata in vigore a gennaio, che imponeva la vendita o il divieto dell’app qualora ByteDance non avesse ceduto il controllo delle operazioni USA a soggetti non cinesi.

Cosa prevede l’accordo

L’accordo prevede inoltre che l’algoritmo venga riaddestrato su dati degli utenti statunitensi, mentre Oracle supervisionerà l’archiviazione delle informazioni e l’infrastruttura tecnologica. La moderazione dei contenuti per il pubblico USA sarà gestita dalla nuova entità, anche se alcune attività globali – come eCommerce, advertising e marketing – resteranno coordinate dal TikTok internazionale.

La posizione di Trump

Sul piano politico, l’operazione è sostenuta dall’amministrazione Trump, che ha firmato un executive order riconoscendo l’accordo come una ‘qualified divestiture’ e rinviando l’applicazione del ban per consentire la chiusura del deal. L’obiettivo dichiarato è arrivare al closing entro gennaio 2026.

Aspettando Pechino

Resta però un nodo cruciale: l’approvazione del governo cinese. Pechino, per ora, mantiene una posizione attendista. Il ministero degli Esteri ha ribadito che la linea della Cina sul caso TikTok è ‘coerente e chiara’, senza confermare ufficialmente il via libera all’operazione. In altre parole, TikTok ha imboccato la strada che potrebbe salvarla dal bando negli Stati Uniti, ma il percorso non è ancora concluso. Tra diplomazia, regolamentazione e tecnologia, il futuro dell’app più discussa degli ultimi anni continua a giocarsi su un equilibrio delicato – non solo industriale, ma geopolitico.