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*Think Cattleya crea la prima Linea Editoriale ad hoc per l’Advertising con una Writers Room Interna formata da un pool di sei sceneggiatori e showrunner di grande talento, tra cui alcuni giovanissimi, per incentivare il valore deilo storytelling

*L’identità crossmediale, tramite una modalità di lavoro priva di confini rigidi, a favore della combinazione di professionalità è stata la regola per ogni progetto di Think Cattleya.

L’interazione avvenuta unendo direttori creativi, regie, sceneggiatori, executive producer, team creativo e team produttivo è stata la base di progetti di valore come
il corto Campari ‘The Legend of Red Hand’ con la regia di Stefano Sollima, l’agenzia JWT e la sceneggiatura di Stefano Bises; o il progetto Renault ‘Ningyo’ con la regia di Gabriele Mainetti, agenzia Publicis, sceneggiatura di Nicola Guaglianone.

Obiettivo di un percorso preciso intrapreso da un paio di anni, Think Cattleya ha creato una Linea Editoriale ad hoc per l’advertising avvalendosi di grandi talenti della scrittura come Maddalena Ravagli, Isabella Aguilar, Claudia De Angelis, La Buoncostume, Marco Sani e Luca Mastrogiovanni, che collaborano con il Gruppo Cattleya già da tempo, strutturando una Writers Room interna di sceneggiatori e showrunner, a disposizione nello start up di uno storytelling branded oriented per lavorare con i creativi.

E’ l’essere story-focused ad ispirare Think Cattleya nello sviluppo produttivo, sviluppo che ha una forte componente creativa, per trovare il giusto equilibrio di elementi che sono stati alla base di progetti di qualità unica, video content autentici dal forte valore in termini di visibilità e di crescita per il brand. Progetti che, emblema di una metamorfosi, ‘fermentano’, inserendo brand nelle sceneggiature e allungando i tempi di lettura, in modo da creare prodotti che abbiano una visibilità completa, un’innovazione nella fruizione, in un sistema globale che si auto completa.

“Ogni cosa inizia con un perché”, racconta Monica Riccioni, Ceo Think Cattleya (nella foto), “al quale abbiamo riposto in modo semplice: è la ‘creazione’ che genera valore, nulla ha senso se non è al servizio di un’emozione e di una visione, e certamente senza questo non si fanno grandi storie nè in termini di fruizione nè in termini di crescita di brand, ciò che bisogna evitare sono contenuti ‘vuoti’, e sempre più i brand chiedono un supporto attivo a quella che è la loro visione vorticosa e necessità di mercato. Gli standard comunicativi di oggi richiedono progetti video content integrati, nutrire i contenuti di storytelling rafforza il principio ed il peso del 30 secondi. La nostra Linea Editoriale si inserisce in un processo organico di crescita che ci vede già protagonisti da un paio di anni, si tratta di un punto di svolta importante che allarga le nostre competenze e responsabilità nel processo creativo e fa entrare, sempre nell’ottica di essere propositivi, nuovi team che amplificano le vie espressive, uno spazio virtuale dove le idee vengono condivise e l’arte può circolare. Al via una gang di teste pensanti e cuori emozionati che racconti storie, belle”!

Pecursore in questa modalità, in futuro la volontà di Think Cattleya è quella di sviluppare sempre più progetti video content completi, in particolare digital e branded content, che parlino un linguaggio nuovo e si muovano all’interno di orizzonti multichannel senza mai perdere di vista la qualità. La leva strategica è dunque sempre l’innovazione, per una nuova lettura della comunicazione contemporanea.

Maddalena Ravagli
Frequenta Scienze Politiche a Bologna e contemporaneamente consegue il Master Europeo in Audiovisivo. Lavora come aiuto regia per Mario Martone, Antonietta de Lillo, Pappi Corsicato. Dopo la menzione speciale al premio Solinas 1999, riceve una borsa di studio al corso Rai e al corso Mediaset di sceneggiatura. Tra i titoli che ha firmato per il cinema, Bianco e Nero (regia di Cristina Comencini) Solo un padre (regia di Luca Lucini) e MarPiccolo (regia di Alessandro de Robilant). Negli ultimi anni lavora con Cattleya su serie internazionali come Gomorra (Prima, Seconda, Terza e Quarta stagione), Zero Zero Zero e Django (di cui è creatrice insieme a Leonardo Fasoli).

Isabella Aguilar
Dopo una laurea e un PhD in Filosofia, si diploma in sceneggiatura al corso Rai Script. Per il cinema firma ‘Dieci Inverni’ di Valerio Mieli, ‘In fondo al bosco’ di Stefano Lodovichi, ‘The Place’ di Paolo Genovese. Per la tv numerose serie tra cui ‘Grand Hotel’ e ‘Tutto può succedere’ con Cattleya. In arrivo la serie Original Netlfix ‘Baby’, di cui è Creative Showrunner, il film fantasy di Paolo Genovese ‘The First Day Of My Life’, il thriller ‘The Second Child’ e il musical ‘Un’avventura’ di Marco Danieli.

Claudia De Angelis
25 enne romana. Nel 2016 si diploma in sceneggiatura al Centro Sperimentale di cinematografia. Dal 2015 lavora alla Serie Gomorra – IV e per la Serie Startapp, Zio Gianni , Rocky, al Cortometraggio Buon primo maggio con la regia di Nick Russo. Nel 2017 è vincitrice del Premio Solinas Italia-Spagna con il soggetto per lungometraggio ‘Campo Atrás’. Concorre, arrivando in finale, a vari premi e concorsi, quali Milano Mon Amour, Pitch in The Day , Series Lab Italia, Premio Internazionale Mattador.

La Buoncostume
Un collettivo di quattro registi, autori e attori che dal 2008 creano prodotti di intrattenimento e fiction per la televisione e per la rete. Hanno creato Età dell’oro (DPlay), Animali che parlano, Klondike (Miglior Serie Web al Roma Web Fest 2015),Di come diventai fantasma e zombi (Miglior Sceneggiatura al Festival IMMaginario 2013), Faccialibro, La deriva del panda e Pong. Hanno scritto le serie tv The Comedians (TV8), Il Candidato (Rai Tre), la webserie Kubrick – Una storia porno, 118 episodi di Camera Café (Rai 2 e Italia 1) e 119 episodi di Piloti (Rai Due).

Marco Sani
30enne, laureato in Lettere e Filosofia al DAMS dell’Università di Firenze, ha studiato sceneggiatura nella Scuola di Cinema Sentieri Selvaggi di Roma e nella Bottega Finzioni di Bologna. In qualità di sceneggiatore, ha collaborato a progetti cinematografici e televisivi con Vittorio Sindoni, Maria Carmela Cicinnati, Enzo Giulioli e i Manetti Bros, partecipando alla scrittura di episodi di fiction, miniserie e lungometraggi. Ha poi creato e sceneggiato Hydra – The Series, web series post- apocalittica indipendente che ha raccolto 5 premi (tra cui Miglior Sceneggiatura) e 9 nominations tra Italia, USA e Canada. Ha scritto il primo film dei The Jackal, prodotto da Cattleya, dal titolo “Addio, fottuti musi verdi” e attualmente nello staff writers della serie Suburra 2.

Luca Mastrogiovanni
25enne, dopo essersi laureato in lettere moderne presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna, con la tesi ‘…seguendo le orme dello sceneggiatore sul grande e piccolo schermo’, incentrata sulla scrittura seriale, inizia lo screenwriting seguito da Vittorino Testa, Andrea Magnani e Nikos Panayotopoulos, ottenendo importanti riconoscimenti tra cui il Premio Internazionale di Sceneggiatura Mattador nell’ambito del Trieste Film Festival. La sua scrittura ha una forte componente visiva ed è stata definita diretta, moderna ed essenziale. Attualmente sta sviluppando una serie televisiva di respiro internazionale ed una commedia per il cinema.

*youmark.it – a cura del Team Contenuti Speciali