Media Trump blocca il ban di TikTok per 75 giorni. Intanto Instagram ‘corteggia’ i creator del social cinese
Youmark The best of ‘Pubblicitari allo spiedo’. Grazie a un parabolico montaggio di Gianpietro Vinti, quello che di queste interviste non possiamo dimenticare
Youmark ‘Pubblicitari allo spiedo’: il Barbella pensiero. Bigamo, copy. Ha tagliato i cosiddetti a chi pensava di tagliare un budget, sfidato Mameli e sedotto la Carrà. Non ama i pay off. Tanto che per il suo sceglie Pasquale Barbella. Senza pay. E senza off
Youmark ‘Pubblicitari allo spiedo’, Franco Ricchiuti: la pecora nera della comunicazione. Da TBWA a FCB. Convertendosi poi ai video, con House 264. Ed è proprio in questo place for tubers che da senior startupper incontrò due senior youtubers, mettendo molti allo spiedo. Senza dimenticare la musica nel sangue e le follie con Jane Birkin
Youmark ‘Pubblicitari allo spiedo’, Settimio Benedusi: il valore della fotografia. Il suo successo è causato dal suo insuccesso. Milano Imperia a piedi, salutando l’arrivo del vero ventennio ‘faccista’. In bianco e nero. Dopo le bellezze si torna in bottega. Con il camice bianco a creare per ognuno racconti iconografici. Perché, lo dice Mandela, il ricordo è il tessuto dell’identità
Youmark ‘Pubblicitari allo spiedo’: Dario Piana: dalla matita ad Alexa, con un cuore rock. In sintesi, un fiume in piana, o una parola sola, senza virgole né spazi. Ama la regia. Cinema e pubblicità. Alla Weinstein? Mai capitato. La donna più bella, la Basinger. Lo spot, quello per la smart. Con un rammarico: perché permettono al cliente di occuparsi di cose che non gli competono?
Youmark ‘Pubblicitari allo spiedo’: Karim Bartoletti: 44 anni, 4 figli, 4 lingue, 3 matrimoni, o meglio #cosechenonpossodire. Passando al bello che contagia di #bestofcannes. Agli origami. Alle mazzette che non ci sono più dai tempi dei dvd, ai creativi con cui è generoso se c’è l’idea, al regista mancato, allo schiavo per la Nemo. Fu così che ‘l’uomo per tutte le stagionate’ disse no al lamento