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American Eagle, Sydney Sweeney e la campagna ‘Great jeans’. Scoppia la polemica per un gioco di parole

Sta facendo molto discutere la nuova campagna di American Eagle che ha come volto la popolare attrice Sydney Sweeney, nota per i suoi ruoli in Euphoria, Tutti tranne te e nel film in arrivo Christy, dedicato alla pugile Christy Martin. Al centro della bufera mediatica c’è lo slogan scelto per lo spot – Sydney Sweeney has great jeans – che suona come un gioco di parole tra jeans e genes (geni).

Quello che doveva essere un claim ironico è stato invece interpretato da molti come ambiguo e potenzialmente problematico. In particolare, sui social e su testate internazionali come NME e The Washington Post, alcuni utenti e commentatori hanno sollevato perplessità sul messaggio implicito: l’associazione tra una modella bionda, con occhi chiari, e un’esaltazione genetica può evocare – anche involontariamente – concetti legati all’eugenetica e alla supremazia razziale, in un momento storico in cui il tema della diversità è particolarmente sensibile negli Stati Uniti.

A rendere ancora più complessa la situazione, c’è la natura benefica della campagna: una parte del ricavato sarà infatti destinata alla Crisis Text Line, un servizio di supporto per la salute mentale e contro la violenza domestica. Tuttavia, anche questa scelta è finita nel mirino, considerata da alcuni come stonata rispetto al tono e alla leggerezza apparente del messaggio pubblicitario.