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A Roma la prima Assemblea nazionale della Grateful Foundation: siamo a un bivio. Cambiare si può

Le crepe dell’attuale modello capitalistico non sono più trascurabili. Troppe le diseguaglianze e le ingiustizie, cresce l’infelicità. La stessa economia circolare ha dato enfasi ai processi, ma ci siamo dimenticati dell’uomo

I giovani non si accontentano più di essere solo efficienti, no alla creazione di generazioni efficaci nell’essere tristi. Soprattutto la necessità di un nuovo paradigma che nell’affermare i concetti dell’economia sferica affondi le sue radici nel concreto di una messa a terra che possa davvero fare la differenza cambiando il sistema. Per questo, prima di proseguire, invitiamo tutti a entrare in contatto con la Grateful Foundation. Sottoscriverne il Manifesto è importante, perché nulla succede senza il contributo di tutti.

Manifesto Grateful Foundation

White Paper Grateful Foundation

Torniamo ai fatti, basti un dato, l’ha citato Emilia Romano, Presidente Oxfam Italia, tra gli intervenuti giovedì 18 settembre, alla prima Assemblea Nazionale della Grateful Foundation, fondata da Oscar di Montigni: in Italia il 10% della popolazione detiene il 60% della ricchezza nazionale. Scusate, se partiamo da numeri, ma a cascata si portano dietro tutto quello che di sbagliato è sotto i nostri occhi. Evidente quanto il paradigma dominante non riesca più a convincere. A pesare, infatti, non è solo la concentrazione della ricchezza e una distribuzione dei profitti che avvantaggia solo pochi a detrimento pure della classe media, ma la condizione dei giovani, il sistema educativo, la demografia, la sanità, l’impatto delle attività sull’ambiente, sulle comunità, sulle persone.

Non scambiamo l’AI per il significato

Mettendoci anche la sfida dell’AI, che come nell’intervento di un personaggio del calibro di Federico Faggin sottolineato, se mal interpretata porta ad esasperare il macro inganno della nostra era che scambia i simboli per significati. “La coscienza è il mistero più grande e al tempo stesso la nostra risorsa più preziosa. Parlare del suo futuro significa interrogarsi non solo sulla tecnologia e sull’intelligenza artificiale, ma soprattutto sul destino dell’essere umano. Se sapremo coltivare consapevolezza e responsabilità, potremo orientare l’innovazione verso un futuro che non riduca l’uomo a macchina, ma che riconosca nella coscienza la scintilla che dà senso, libertà e dignità alla nostra esistenza”. Non male se a parlare così è l’inventore del primo microprocessore, colui per il quale Bill Gates spese parole come “senza Faggin la Silicon Valley sarebbe solo una valle”.

Un nuovo Rinascimento

Proprio da qui parte la sfida lanciata dalla Grateful Foundation, con l’ambizione di aprire la strada a un nuovo Rinascimento umano, economico e sostenibile, una chiamata collettiva verso un futuro che lascia spazio alla profondità, al significato, all’armonia tra crescita e responsabilità, tra impatto e coscienza, anima e spirito.

Un modello rigenerativo

L’Economia Sferica propone imprese come ‘botteghe rinascimentali’ del XXI secolo, dove innovazione tecnologica e visione umanistica si fondono. Non più realtà orientate solo al profitto, ma imprese rigenerative capaci di restituire valore a territori, comunità e persone. Attraverso il Venture Building Sferico si immaginano realtà che integrano progresso, impatto e centralità dell’essere umano (Humanovability). La Fondazione ha anche presentato strumenti operativi come il Modello delle 9P, una vera e propria grammatica sistemica che mette al centro la persona, le comunità, il pianeta e la pace, e il Grateful Balance, che misura non soltanto performance economiche ma anche impatto umano e spirituale (ascolta l’intervista a Giuseppe Magro, Presidente IAIA Italia – International Association for Impact Assessment).

Una chiamata che parte dall’Italia

“La prima assemblea rappresenta un passo fondativo, sia nella formalizzazione delle strutture organizzative, sia nell’ampliamento delle collaborazioni con scuole, università, imprese, istituzioni ed enti del Terzo Settore (ricordiamo tra gli altri la piattaforma Open-Es di Eni, I-AER, scuola.net, UniversityBox), uniti nella missione di fare della gratitudine una vera e propria tecnologia sociale capace di elevare la coscienza collettiva”, ha spiegato Oscar Di Montigny, presidente della Grateful Foundation (al nostro microfono ci parla della ricerca Andrea Parachini, di Metrica).

Le Istituzioni

L’apertura dei lavori è stata affidata alla presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti: “Con l’Assemblea Nazionale si apre un tempo nuovo in cui l’Umbria vuole essere laboratorio di futuro. La nostra ambizione è tracciare una sostenibilità che non sia solo tecnica, ma capace di risvegliare le energie creative e il senso di meraviglia per il creato”.

A chiudere l’Assemblea il Senatore Gian Marco Centinaio, Vicepresidente del Senato della Repubblica Italiana: “Concordo pienamente l’obiettivo della Grateful Foundation di recuperare in ogni campo dell’attività umana una centralità della persona e di promuovere una visione del futuro condivisa. In questo senso, ritengo che il concetto di sostenibilità non debba essere interpretato come un’ideologia rigida e intransigente, ma come un umanesimo responsabile e innovativo, capace di generare armonia tra le attività umane, l’ambiente e le comunità. È da questa prospettiva che può nascere un nuovo modello di sviluppo, nel quale innovazione e coscienza camminino insieme per dare forma a un futuro più equo e sostenibile”.

Partner e contributi

Come già sottolienato, all’ Assemblea e ai lavori di Grateful Foundation hanno contribuito rappresentanti di istituzioni, accademia, ricerca, impresa e società civile, insieme a partner: i citati IAIA Italia, Oxfam Italia, Open-es, Plastic Free, Metrica TradeLab Spa, ma anche Slow Fiber, Young Ambassador Society, Sapienza Università di Roma, Politecnico di Torino, Human Economic Forum. Un ringraziamento speciale è stato rivolto anche alle realtà della comunicazione che operano per diffondere questo nuovo paradigma: AIDA PARTNERS e TRIBE COMMUNICATION.

Programma e interventi Assemblea Nazionale Grateful Foundation