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Smantellata Streameast, la più grande rete di pirateria sportiva online

Un’operazione congiunta tra ACE (Alliance for Creativity and Entertainment ) e autorità egiziane ha portato alla chiusura di circa 80 domini collegati a Streameast, che generavano oltre 136 milioni di visite mensili
pirateria sportiva online

L’Alliance for Creativity and Entertainment (ACE), la principale coalizione mondiale contro la pirateria, in collaborazione con le autorità egiziane, ha annunciato il 3 settembre lo smantellamento di Streameast, una delle più vaste reti di pirateria sportiva al mondo.

L’operazione, conclusa il 24 agosto 2025 dopo circa un anno di indagini, ha portato alla chiusura di circa 80 domini, che complessivamente generavano oltre 1,6 miliardi di visite annuali, pari a una media di 136 milioni di accessi al mese.

Secondo quanto riportato da ACE, Streameast trasmetteva illegalmente i principali eventi sportivi internazionali, tra cui Premier League inglese, Liga spagnola, Serie A italiana, Bundesliga tedesca, Ligue 1 francese e Primeira Liga portoghese. La rete pirata trasmetteva inoltre illegalmente le competizioni UEFA per club (Champions League, Europa League ed Europa Conference League) e le qualificazioni internazionali per Coppa del Mondo FIFA, UEFA Euro, UEFA Nations League e CONMEBOL Copa America. Anche la Major League Soccer (MLS) statunitense e le competizioni nazionali di coppa erano tra gli eventi diffusi illecitamente.

Oltre al calcio, Streameast dava accesso anche a siti pirata dedicati agli sport americani, tra cui NFL (National Football League), NBA (National Basketball Association), NHL (National Hockey League) e MLB (Major League Baseball). Erano inoltre presenti piattaforme non autorizzate per la visione di eventi pay-per-view di boxe, Mixed Martial Arts (MMA) e motorsport (tra cui Formula 1 e MotoGP).

Il traffico dei siti riconducibili a Streameast proveniva principalmente da Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Filippine e Germania.

Il blitz si è svolto a El-Sheikh Zaid, nei pressi del Cairo, dove le autorità hanno arrestato due sospetti accusati di violazione del diritto d’autore. Durante l’operazione sono stati sequestrati dispositivi elettronici, contanti, carte di credito e individuati collegamenti con una società di comodo negli Emirati Arabi Uniti, attraverso la quale sarebbero stati riciclati oltre 6 milioni di dollari di introiti pubblicitari, anche in criptovalute.

Tutti i domini riconducibili a Streameast sono stati disattivati e ora reindirizzano alla pagina ufficiale di ACE ‘Watch Legally’, che invita gli utenti a rivolgersi a fonti autorizzate per la fruizione degli eventi sportivi.

L’operazione è stata accolta con favore dalle leghe sportive e dai broadcaster. In particolare, DAZN ha definito la chiusura di Streameast “una vittoria epocale” nella lotta contro la pirateria, fenomeno che genera ogni anno perdite economiche ingenti per l’industria dello sport e dell’intrattenimento.