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Recma, OMD raggiunge il secondo posto nel report qualitativo

OMD a pochi giorni dall’anniversario dei suoi primi vent’anni, compiuti lo scorso 21 marzo, nella nuova edizione del report qualitativo di Recma ha raggiunto la seconda posizione in classifica.

Recma misura le performance dei gruppi di comunicazione sulla base di una serie di parametri qualitativi per i quali OMD si è contraddistinta. Il 2016 è stato infatti un anno di particolare fermento per l’agenzia che ha partecipato a numerose gare, riuscendo a mettere a segno acquisizioni come Poste Italiane, Momondo, Bet365, Verisure, Tonno Mare Aperto, Fitt, Audible, Lay’s e Dsquared2.

Ma l’agenzia ha registrato un ottimo punteggio anche in termini di fedeltà e permanenza dei clienti. Il profilo dei clienti di OMD, inoltre, ha contribuito al punteggio nel ranking, annoverando OMD alcuni tra i big spender del mercato e aziende di origine italiana, elemento che denota forza sul territorio.

La solidità emerge anche da parametri quali la stabilità del gruppo: le nuove tecnologie per estrarre e interpretare i dati hanno creato nuove professionalità e posto le basi per la creazione di nuove unit di lavoro, oltre che per il rafforzamento di quelle più strategiche. OMD nel 2016 ha infatti investito in nuove risorse e in tecnologia per far fronte ai cambiamenti dello scenario competitivo.

Tra i risultati ci sono inoltre i due Bronzi vinti a Cannes nel giugno del 2016, con le campagne di Renault e Nissan. Da febbraio 2015 a marzo 2017 sono cinque le posizioni scalate da OMD nella classifica. Buoni i risultati di tutta la holding Omnicom Media Group che nel complesso ha guadagnato due posizioni.

Graziana Pasqualotto, Managing Director OMD (nella foto), dichiara nella nota: “Siamo molto fieri di questo risultato che conferma che il profondo lavoro di rinnovamento dell’agenzia fatto nel 2016 è riconosciuto dal mercato e dai nostri clienti storici. Viviamo anni di grandi cambiamenti nei quali rimanere leader è sempre più difficile perché la velocità di evoluzione richiesta, per far fronte ai nuovi scenari, spesso non si sposa con i tempi di reazione di aziende grandi e strutturate, questi risultati confermano che siamo sulla strada giusta”.