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Film Impresa, Area Narrativa: Rasti il perfetto branded entertainment di Kartell. Che resta sullo sfondo

Storie di bambini. Storie di padri e figli perduti e ritrovati. Racconti di formazione e di crescita, sempre con un tocco di magia e di destini che si (ri)uniscono. Nella giornata conclusiva del Premio Film Impresa, Mario Sesti propone film di straordinaria coesione
Film Impresa, Lino Guanciale e Mario Sesti

Su tutti, ci siamo innamorati di Rasti di Paolo Bonfadini e Davide Morando, con un empatico Lino Guanciale, realizzato da OffiCine-IED, resta comunque che il tenore del film evince come le marche stiano imparando che per vincere vanno seguite le regole dell’entertainment. Il brand conquista i riflettori pur restando nella zona d’ombra del palco.

Rasti, il brand entertainment con la B e la E maiuscole

È esempio di come si gira un perfetto Branded Entertainment, con l’eleganza di puntare su una storia e lasciare il brand sullo sfondo. Al cinema quello che è sullo sfondo è altrettanto importante del primo piano. E poi il prodotto – le lampade Kartell – hanno comunque un ruolo decisivo. Rasti è una bellissima storia di fantasia e amore, che ci racconta quello che un padre fa per una figlia. E quello che una mamma fa per entrambi. Intorno a Rasti, personaggio dei fumetti e amico immaginario di una bambina, si muovono gli sforzi dei genitori per rendere felice la piccola. Costruito con un senso di mistero e attesa per quello che accade, si svela poi in tutta la sua dolcezza e con una grande prova di recitazione di tutto il cast. “Il corto è stato realizzato in un contesto formativo” ha spiegato Lino Guanciale. “Se Kartell ha fatto un investimento oculato, ha anche fatto un investimento sulla formazione di questi ragazzi. Da Kartell arriva un messaggio molto delicato dal punto di vista emotivo ma anche dal punto di vista del brand”.

Medley e Nereide: Vargo Film-Piuma Film per Polizia di Stato e Guardia Costiera

Sono due storie di padri e figli anche i due film girati da Alessandro D’Ambrosi e Santa De Santis, prodotti da Vargo Film-Piuma Film, rispettivamente per Polizia di Stato e Guardia Costiera. Ancora una volta ci sono le istituzioni tra le committenze del cinema d’impresa. Medley vede in scena un grande attore protagonista come Mariano Rigillo, nei panni di un uomo anziano che ha perso la memoria ed è alla ricerca di un figlio che ha visto poco, e forse del tempo perduto. A sua volta il poliziotto che lo trova, un poliziotto buono, si presta a un gioco per assecondarlo. Quello che accade è un medley tra le vite dei due, una storia di destini incrociati, in cui passato e presente si fondono. “Siamo due registi che vengono dal cinema, dallo storytelling” racconta D’Ambrosi. “E questo è il risultato: unire al linguaggio del cinema una comunicazione per la Polizia di Stato”. “È stata un’esperienza intima e profonda” aggiunge Santa De Santis. “Veicolare i valori della Polizia attraverso il cinema d’autore ci è sembrata un’ottima idea. Abbiamo puntato su due caratteristiche: l’astrazione della realtà e la riduzione al massimo dei dialoghi. Questo ci ha permesso di fare un prodotto che parla da solo. Giovanna Lippiello lavora nell’ufficio che supporta le produzioni cinematografiche dove è presente la Polizia di Stato. “Cinema e tv si concentrano sempre sulla fase dell’investigazione” ha spiegato. “Questo corto racconta le attività quotidiane di prossimità e aiuto al cittadino”. Lo stesso team ha girato Nereide, un corto per il Corpo delle Capitanerie di Porto e Guardia Costiera, con due ottimi attori come Giulio Scarpati e Samanta Piccinetti. È ancora una storia di padri e figli, di naufragi e salvataggi, un’altra storia di destini incrociati, legati dalla figura mitica delle sirene, non nella loro accezione di tentatrici dell’Odissea, ma in una veste fatata e infantile. “Ci siamo capiti” ha raccontato Scarpati. “Noi abbiamo capito la Guardia Costiera e loro hanno capito il cinema. Girare sul mare è complicato, non hai appoggi”.

Proposta vini-Space: Matteo Scotton per Proposta Vini

C’è ancora la storia di un bambino, e una sorta di realismo magico, nel corto Proposta vini- Space di Matteo Scotton, prodotto dallo stesso regista per Proposta Vini, una realtà nata nel 1984 che commercializza marchi fuori dalle logiche del mercato nell’ottica di valorizzare la biodiversità. Il film è stato girato in occasione dei 40 anni ed è un branded content che racconta un passaggio generazionale. “Volevo che fosse il più universale possibile” ha spiegato il regista. “Volevo dare spazio alla musica e alle emozioni. È ispirato a un certo cinema degli anni Ottanta e Novanta, a Richard Donner e Steven Spielberg. Ho cercato di dare forma e sogni”. E nel film c’è proprio il senso di avventura e di immaginazione sfrenata di film come I Goonies, E.T. e Standy By Me, i bambini in bicicletta, il volo, lo spazio, e un finale che proietta il brand nel futuro, con il prodotto che arriva solo alla fine. Il montaggio che unisce passato e futuro è molto creativo.

La pace dell’olio: Studio Pandora per CONOU

C’è ancora la storia di un bambino ne La pace dell’olio di Francesco Catarinolo, prodotto da Studio Pandora per CONOU, il consorzio che lavora per il recupero degli olii minerali. È un bambino che cresce, e a sua volta, da nonno, racconta la sua storia alla nipotina. “L’obiettivo era raccontare la rigenerazione dell’olio alle nuove generazioni” ha spiegato il regista. “Così ho pensato di usare l’animazione per parlare ai bambini. È una storia generazionale, come metafora dell’olio che viene rigenerato e da nero diventa giallo brillante”. “Mi piace questa cosa che l’olio porta la pace” dice la bambina alla fine. Porta la pace perché permette ai motori di andare avanti. Il corto è girato con un’animazione essenziale, stilizzata, volutamente ingenua, e per questo originale e lontana dal mainstream.

Una giornata Iper di Mattia Napoli: brandstories e Sala Giochi per Iper La grande i

Se OffiCine IED e Kartell ci hanno mostrato il perfetto esempio di branded entertainment declinato nel cinema di finzione, brandstories e Sala Giochi ci hanno mostrato un BE declinato sotto forma di perfetto mockumentary, il finto documentario, genere sempre sorprendente. Una giornata Iper è il corto di Mattia Napoli per Iper La grande i. “Volevamo raccontarci in maniera diversa” ha spiegato Gianluca Grassi, Brand & Communication Director del Gruppo Finiper Canova. “La grande distribuzione parla sempre delle stesse cose, promozioni, offerte, prezzi. Abbiamo provato a raccontare le nostre persone e i nostri valori. Raccontiamo chi siamo e lo facciamo in una maniera nuova. Alcuni attori non sono professionisti ma nostri colleghi”. “Abbiamo girato di notte” ci ha svelato Alessia Cicuto, Founder and Managing Partner di brandstories. “Gli ipermercati sono una macchina che non può essere fermata. Abbiamo girato il film scegliendo la formula del mockumentary, mixando documentario e finzione”. Attori che recitano nei ruoli di veri dipendenti, veri dipendenti che si trasformano in attori. E una citazione del western di Sergio Leone. Ylenia Rubini è la copywriter che è anche una sceneggiatrice di cinema. “Abbiamo giocato con i generi” ci spiega. “Commedia, avventura, mockumentray. È la storia di un ragazzo al primo giorno di lavoro che riesce a trovare il suo posto nel mondo”.

La storia di un’impresa formidabile: Smile Vision per Pallini

E a proposito di sceneggiatori, La storia di un’impresa formidabile porta la firma di Giacomo Ciarrapico, storico sceneggiatore della serie Boris, per la regia di Giovanni Stella e la produzione di Smile Vision per Pallini. “È una grande emozione. Il corto narra la storia di un prodotto che Pallini ha acquistato nel 2023” spiega Micaela Pallini, Presidente e CEO di Pallini. Parliamo di Amaro Formidabile, prodotto che ha una grande storia. Ma è altrettanto interessante quella del film. “Non è uno spot, e non sappiamo bene che cos’è” racconta Federica Borghi, Marketing Manager di Pallini. “Nasce dal ritrovamento di una lettera scritta a mano. L’ho letta, mi sono emozionata. E ne ho parlato con il mio amico geniale, lo sceneggiatore Giacomo Ciarrapico”. Che ha portato in dote anche la voce narrante di Francesco Pannofino, anche lui nel mondo di Boris. Il film ha ovviamente un altro tono, molto commovente ed emozionale. Racconta la storia Armando Bomba, creatore dell’Amaro Formidabile, incredibile alchimia di sapori, scomparso qualche anno fa. La storia si chiude con una sigaretta non spenta, un bicchiere e una bottiglia come in un noir, un’immagine che racconta tutto.

Tales From The Blue: Leagas Delaney e Novenero per Baglietto

Nella giornata del Mare abbiamo visto anche Tales from the blue, corto creato da LEAGAS DELANEY ITALIA con la produzione di Novenero per Baglietto, storico brand che produce yacht da 170 anni. Raffaella Daino, Head of Communication and Marketing di Baglietto e Andrea De Stefano, Associate Creative Director di Leagas Delaney Italia ci hanno spiegato l’idea. “Raccontare attraverso un linguaggio visivo mettesse insieme codici diversi – video, immagine storica, graph design, motion design – la storia di questa grande azienda utilizzando la voce narrante di un elemento fondamentale su cui baglietto ha fondato tutto, il mare. Questo ha permesso di raccontare la proiezione verso il futuro di Baglietto”. Il futuro è un innovativo yacht a impatto zero. Quanto al cinema, uno degli storici yacht di Baglietto si chiama Thunderball, come il film di James Bond.

The Box: Centro Sperimentale di Cinematografia per EOS-Edison Orizzonte Sociale

The Box di Giovanni Benedetto Matteucci, prodotto dalla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia per Fondazione EOS-Edison Orizzonte Sociale, nasce per raccontare i giovani con un film che parli a loro. “Volevamo avvicinare i giovani al mondo del cinema classico, che sta perdendo le nuove generazioni” ha spiegato il regista. Così è nato un gioco che ha visto tre giovani attori reinterpretare i vecchi film con delle idee originali, un po’ come lo farebbero in un meme. Cinema, spot e social così si sono fuse in questo prodotto.

di Maurizio Ermisino