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Rai Pubblicità: anche per la raccolta la qualità è una questione di responsabilità

Contenuti, esperienze e raccolta. Qualità legate a doppio filo. Nell’era contemporanea, infatti, non si può prescindere dalla comprensione della nuova narrazione. Il 50% della raccolta mondiale è già nelle mani di 4 attori: Youtube, Meta, Amazon e Netflix
Gianpaolo Rossi e Luca Poggi
Gianpaolo Rossi e Luca Poggi

Luca Poggi, Ad Rai Pubbicità, è d’accordo con quanto dichiarato dall’Ad Rai, Gianpaolo Rossi, sulla necessità di difendere con i palinsesti la democrazia, intesa come pluralità di visioni e voci, con l’informazione, l’intrattenimento (il 71% della fiction italiana è prodotta da Rai) e la divulgazione culturale al centro di un sistema multipiattaforma che sa catturare tutti i target su più schermi e diversi media. Il tutto senza dimenticare il valore dell’esperienza, con il ‘contenitore’ musica a divenire basilare nell’offerta di partnership alle aziende. Perché mai come oggi palinsesti variegati e di valore impattano sull’efficacia degli spazi che si offrono ai brand per comunicare, forti di un affollamento di soli 4 minuti per ora (le altre tv 12), che massimizza l’attenzione dimostrata maggiore per tempi che non superino i 60”, con le pianificazioni Rai ad essere per il 50% sotto i 180”.

Rai: il vero social del Paese

Non a caso Poggi definisce la Rai il vero social media del Paese perché in grado di aggregarlo, con Rai Pubblicità a compiere 100 anni nel 2026, avendo avuto come primo Ad un uomo del calibro di Arnoldo Mondadori (all’epoca la concessionaria si chiamava Sipra).

Rai Play primo OTT italiano

Un mercato che evolve velocemente ma che non vede negli OTT dei competitor (peraltro Rai collabora con successo con diversi di loro da Tik Tok a Youtube) anche perché la situazione nel nostro Paese è differente che nel resto del mondo, con la Tv che la fa da padrona, nonostante il digital talloni molto da vicino. Anche in casa Rai, infatti, nel 2025 (anno senza eventi e dunque non paragonabile al 2024, quanto piuttosto al 2023) nei primi 5 mesi cresce del 20% (oggi vale il 10% del totale raccolta Rai Pubblicità), con la TV a +2% così come la radio (complessivamente Rai Pubblicità cresce del 4%). Bene il cinema, nonostante non abbia ancora raggiunto i livelli pre covid, segna infatti un +20% e lascia ben sperare nel recupero. Rai Play performa in modo ottimale, producendo + di 300 contenuti originali e con una reach del 68%, contro la media del 18% degli altri OTT. In quanto ad ascolti, la crescita per i contenuti lineari qui è stata del 32% e del 26% nell’on demand, con il 40% degli utenti registrati a essere under 35 e l’aumento del 50% degli over 65.