L’agenzia specializzata in servizi e‐business per le aziende ha preso in considerazione 12 indicatori Eurostat che fotografano i comportamenti di aziende e cittadini in Italia e all’estero per quanto riguarda l’utilizzo dell’e-commerce, sia per quanto riguarda l’attitudine all’acquisto e alla vendita di prodotti, che all’utilizzo di servizi come l’internet banking e il booking online.
Aggregando gli indicatori considerati, si delinea una spaccatura fra Nord e Sud Europa. Ai primi posti della classifica si posizionano paesi come Danimarca, Svezia e Gran Bretagna che si distinguono per il maggior utilizzo del commercio elettronico. Attribuendo un punteggio convenzionale pari a 100 alla Danimarca, il Paese che sfrutta al meglio le potenzialità della rete, l’Italia totalizza 14,2 punti, a fronte dei 30,6 della Spagna, dei 52,6 della Francia e dei 67,8 della Germania.
Entrando nel dettaglio del ritardo italiano, la quota di fatturato delle imprese derivante dalle vendite in rete è appena del 6%, mentre in Europa la media si attesta al 15%. Nonostante un volume di traffico che nel 2012 si è avvicinato ai 20 miliardi di euro e alle quasi 2.000 nuove aziende di e‐commerce nate nel 2013, solo il 6% del totale delle imprese italiane vende online (la media UE è del 16%).
Inoltre, appena l’11% delle attività commerciali del nostro Paese ha una piattaforma di vendita integrata nel proprio sito web (la media europea è del 15%), ma solo il 5% riceve ordini via internet (con una media UE pari al 13%). L’unico dato che ci vede leggermente al di sopra della media europea è quello relativo alle imprese italiane che fanno acquisti online: si tratta del 35%, contro una media europea del 34%.
Solo il 17% degli italiani ha fatto almeno un acquisto sul web, contro il 74% degli svedesi (la media europea si attesta al 44%). L’acquisto di viaggi online è all’8% (UE 24%, Germania e Francia oltre il 30%, Uk quasi 50%), mentre solo il 21% degli italiani utilizza l’e-banking per le operazioni di conto corrente, a fronte di un 82% della Finlandia e di una media europea del 40%.
[pdf]Lo studio ‘L’utilizzo dell’E-commerce in Europa e i ritardi dell’Italia’