Mercato

Privacy e conformità: solo un’azienda italiana su tre è certa di rispettare le normative

Tilman Harmeling, Senior Privacy Expert di Usercentrics: "I consumatori sono sempre più consapevoli delle modalità con cui i loro dati vengono raccolti e condivisi e adottano una politica di tolleranza zero verso una gestione poco trasparente delle informazioni personali".
Tilman Harmeling, Senior Privacy Expert Usercentrics
Tilman Harmeling, Senior Privacy Expert Usercentrics

Secondo una nuova ricerca condotta da Usercentrics due terzi delle aziende italiane non sono pienamente sicure della propria conformità alle normative nazionali ed europee sulla protezione dei dati e sui banner dei cookie. Nonostante i consumatori attribuiscano sempre maggiore importanza a pratiche solide di protezione dei dati, solo il 33% delle aziende si dichiara totalmente certo di rispettare le normative vigenti in materia di privacy.

Le aziende dei settori finanziario, assicurativo e software sono quelle con il più alto livello di fiducia nella propria conformità, mentre i settori agricolo, della pubblica amministrazione e delle istituzioni non profit mostrano maggiore incertezza.

Alla domanda su quali fattori potrebbero aiutarle a garantire la conformità, le aziende hanno indicato:

  • Maggiori risorse interne dedicate al monitoraggio delle evoluzioni normative locali (41%)
  • Una figura o un team responsabile dell’aggiornamento dei codici di tracciamento e della gestione del relativo processo (32%)
  • Normative più chiare, prive di ‘aree grigie’ (32%)
  • Formazione del team per rafforzare le competenze in ambito normativo (27%)
  • Strumenti più efficaci per la gestione e l’aggiornamento dei codici di tracciamento (25%)

Usercentrics, garantire la conformità dei dati

La fiducia dei clienti come leva per la conformità

Un sondaggio condotto su 600 aziende in Germania, Italia, Spagna e Regno Unito ha evidenziato differenze significative tra piccole e grandi imprese riguardo ai principali fattori che le spingono a garantire la conformità normativa.

Le piccole imprese temono soprattutto il rischio di sanzioni da parte delle autorità di regolamentazione (32%), mentre le grandi aziende sono più preoccupate per i danni alla propria reputazione (47%) e per la perdita della fiducia dei clienti dovuta alla non conformità (35%).

“La privacy è un valore fondamentale e i brand che non la tutelano adeguatamente rischiano di perdere rapidamente la fiducia dei propri clienti. Alle aziende va il ruolo di comprendere che i banner per il consenso non sono solo un obbligo normativo, ma rappresentano il principale strumento con cui i consumatori scelgono come e con chi condividere i propri dati. Se questi strumenti non vengono progettati in modo chiaro e conforme alle normative, le multe saranno solo la punta dell’iceberg”, dichiara nella nota Tilman Harmeling, Senior Privacy Expert di Usercentrics.