Interviste

La Portfolio Night di The One Club for Creativity premia Roberto Schettino. Il parere dei Direttori Creativi

Per la completezza del suo lavoro e la sua prontezza nel dialogare con il mercato. Un portfolio già maturo, pronto per confrontarsi con il mondo delle grandi agenzie: idee solide, un linguaggio visivo e narrativo contemporaneo e una capacità di presentazione chiara e professionale

Non è stata scelta unanime. La giuria si è trovata divisa grazie al profilo fortemente convincente di una giovane creativa dal percorso più personale e artigianale, con un progetto realizzato interamente da sé, molto autentico e ricco di talento. Insomma in finale due scelte differenti, che peraltro rispecchiano la doppia faccia del talento dei 70 giovani che hanno partecipato, così come ascolterete dai commenti dei direttori creativi, membri della giuria, raccolti da youmark durante gli speed date della Portfolio Night organizzata da The One Club for Creativity presso SBAM.

La pubblicità non è più la meta

I giovani vogliono fare i creativi. Vince la comunicazione, non la pubblicità. Forte la multidisciplinarità: illustratori, motion designer, registi, designer, grafici e autori di mondi visivi molto diversi, con influenze da fumetto, cinema, design ed editoria, per un linguaggio che si apre e si contamina. Alto il livello tecnico e di craft. Un modo nuovo di intendere la comunicazione, dunque, non più centrato sulla pubblicità ma su una visione più ampia e fluida. Non tutti i partecipanti vogliono entrare in agenzia, alcuni sognano il cinema, l’illustrazione, la scrittura o il design. Le agenzie dovranno quindi imparare ad attrarli, invece di aspettarsi che loro si adattino a modelli ormai superati.

La creatività

Le idee ci sono, fresche, energiche, spesso con una profondità concettuale sorprendente. Tanto suscitare in taluni direttori creativi nostalgia per leggerezza e divertimento. Molti portfolio, infatti, puntano su lavori seri, impegnati, forse troppo concentrati nel ‘saper fare’ più che nel lasciar emergere la propria personalità. I ragazzi, comunque, mostrano un patrimonio visivo vasto, fatto di riferimenti, estetiche e culture globali. A volte manca ancora una direzione chiara, ma la materia grezza è ricca e chiede guide che aiutino a trasformare gli stimoli in visione.

AI strumento, i giovani preferiscono l’energia e le idee

L’AI è vissuta come strumento di realizzazione. Molti lavori restano profondamente artigianali, fatti di disegno e manualità.

In ordine di apparizione, abbiamo intervistato:

Luca Grelli, Chief Creative Officer, SBAMValentina Amenta – Global Creative Director, Publicis London; Bertrand Fleuret – Creative Director; Pasquale Frezza & Luca Iannucci – Creative Directors & Founders, Uànema; Giorgio Bologna – Head of Creative, SBAMAnna Meneguzzo – Brand & Communication Creative Officer, Moleskine; Pedro Piqueras Parra – Chief Creative Officer, Dude London; Alessandro PoliaVML ITALYErik Ravelo – Creative Director & Multimedia Artist, The Illegal Studio; Joakim Reveman – Film & Creative Director; Maurizio Tozzini – Executive Creative Director, Dentsu Creative DENTSU ITALIA; ed Elisabetta Balconi – Freelance Creative Director.