OBE Academy, neonata divisione di OBE Osservatorio Branded Entertainment dedicata alla formazione manageriale sulle tematiche del BC&BE, e Diversity, no profit fondata nel 2013 e impegnata nel diffondere la cultura dell’inclusione, presentano il nuovo appuntamento con Le regole del gioco, incentrato sui temi della Diversity & Inclusion (D&I).
Dall’etica al business, passando per il branded entertainment, l’incontro – aperto ai non associati previa iscrizione e fino a esaurimento posti, in calendario oggi a Milano – fa il punto su consapevolezza e Responsabilità Sociale delle aziende rispetto all’inclusione, intesa come percorso culturale impossibile da trascurare o ignorare per chi aspira a vivere e costruire una società aperta, vivace e collaborativa.
Grazie a una strategia di marketing e comunicazione attenta al D&I, le aziende registrano effetti positivi sul mercato (Fonte DiversityBrand Index 2017): l’80% dei consumatori italiani orientano le proprie scelte in fase di acquisto verso brand diversity oriented, poiché la diversità (disabilità, etnia, età, genere, orientamento sessuale, credo religioso e status socio-economico) viene vissuta oggi come un elemento connaturato alla società ed essenziale per la creazione di una cultura inclusiva all’interno del tessuto sociale e aziendale, riferisce la nota. L’impegno sulla D&I alimenta trust, fedeltà, passaparola positivo e crescita aziendale: il gap in termini di crescita dei ricavi tra un brand inclusivo e un brand non inclusivo può arrivare, infatti, fino al 16,7%.
A fare gli onori di casa Laura Corbetta, Presidente OBE e Ceo YAM112003. Tra gli interventi, quello di Francesca Vecchioni, Presidente di Diversityc he,con Sandro Castaldo, Professore Ordinario Università L.Bocconi e partner Focus Management, presentai dati 2018 di Diversity Brand Index, una scala per misurare il grado di inclusione aziendale e il conseguente impatto economico e valoriale.
Dà voce alla creatività di matrice inclusiva Paolo Iabichino, Chief Creative Officer di Ogilvy, che fotografa l’evoluzione dei costumi e della sensibilità nella società italiana e la conseguente trasformazione delle strategie di comunicazione delle aziende.
Un passaggio che risponde alle istanze di un nuovo consumatore, sempre più attento a temi legati alla D&I e per il quale il brand entertainment può giocare un ruolo di rilievo, come evidenzia in chiusura Patrizia Musso, Direttore Scientifico OBE, illustrando le 7 case history più significative del 2018 a livello internazionale.