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Nuovi modelli di agenzia: vi presentiamo Suka Crew, sono i 20 giovani freelance che si ‘succhiano conoscenza’ invitando le aziende a fare altrettanto. Hanno così dato vita a questo collettivo indipendente di creativi della consulenza digitale, in ottica sharing economy

E che ha accolto l’invito a farsi conoscere, sollecitato dall’intervista in merito rilasciataci da Aldo Cernuto.

Chi siete, dove risiedete e perché nascete?

“Possiamo definirci come un gruppo di freelance, un collettivo indipendente di giovani creativi della consulenza digitale. Siamo 20 giovani, in rappresentanza di tutti citiamo Ruben, che si è occupato del graphic design, Federico, social media manager, e Pietro, responsabile della supervisione editoriale. Ci trovate in tre sedi: Milano, Roma e Bologna. Milano è quella principale, presso il Talent Garden di via Merano. Nasciamo per fare rete e promuovere rispettivamente i nostri talenti e i nostri mestieri. Possiamo dire, insomma, che lo scopo precipuo è il confronto costruttivo tra giovani professionisti che ‘succhiano’ la conoscenza l’uno dall’altro e invitano le aziende a ‘succhiarla’ da loro. Da qui il nostro claim ‘Sucking Knowledge’”.

Qual è il vostro modello di lavoro e di business e in cosa è innovativo rispetto a quanto già esiste?

“L’innovazione è nell’approccio, l’idea è nata poco più di un mese fa, da una nota vocale inviata a un gruppo di amici. Consiste nel lavorare e coordinare i progetti da remoto, tramite gli strumenti che internet mette a disposizione (Skype, Hangout, Facebook, Google Drive e Slack, giusto per nominarne alcuni). Applichiamo i principi della sharing economy e dei sistemi di moneta complementare anche per lo scambio di competenze, valorizzando la formazione e l’esperienza di ciascuno dei membri della Suka Crew ”.

Come vi volete posizionare sul mercato?

“E’ semplice: siamo giovani e abbiamo voglia di fare la differenza. Il rispetto per il proprio lavoro è la nostra prima regola; la condivisione dei propri contatti, la seconda. Abbiamo clienti in diversi ambiti: PMI, start-up, agenzie con cui collaboriamo e liberi professionisti di cui curiamo la presenza online, sia a livello di creazione di contenuti che di personal branding”.

Vi siete messi in proprio per scelta o per disperazione?

“Ognuno di noi ha le sue motivazioni. Indipendentemente dalla disponibilità di tempo, c’è una cosa che ci accomuna: il desiderio di seguire le nostre passioni. Siamo più che convinti che questa sia la chiave necessaria, la conditio sine qua non perché si possano raggiungere risultati eccellenti. Il lavoro che facciamo con le figure junior è esattamente questo: riconoscere in loro un talento e lasciarlo crescere, maturare, rendere al meglio”.

Le grandi agenzie sono ancora scuole per i giovani?

Molti di noi hanno maturato esperienza in agenzie, chi a Milano, come copy o come account all’interno di studi blasonati, chi a Roma, in realtà più piccole, ma non per questo meno istruttive. Ci teniamo molto a essere costantemente informati, investendo in formazioni, partecipando a concorsi. Non a caso, nelle scorse settimane siamo stati al Festival della creatività Cannes Lions, mentre quella precedente al Web Marketing Festival di Rimini”.

Quali sono i vostri punti di riferimento? A chi, o a che cosa, vi ispirate?

Sicuramente il ‘The Factory’ di Andy Warhol e le redazioni dei magazine per cui molti di noi scrivono. Guardiamo con attenzione alle start-up della sharing economy, sul modello dell’americana Airbnb o delle italiane Sardex e Talent Garden”.

Chi sono: 

Pietro Gaglianò – responsabile Hub Bologna. Content manager, editor, copywriter. Da quasi 10 anni consulente delle aziende (dalla multinazionale alle pmi) per il mondo della comunicazione, soprattutto web: content management, editing di testi, copywriting, comunicati stampa, social network, piani editoriali, strategie di comunicazione e digital PR. Amante della buona musica, della buona tavola e delle buone maniere.

Federico Gambina – Responsabile Hub Roma. Web Content Specialist. Uno stage come social media manager per il Festival di Sanremo 2015, consulenza per alcune pmi made in Italy. Sa raccontare storie e comunicarle su più piattaforme, dai blog ai social media, passando per uno dei portali di marketing più importanti d’Italia dove ricopre il ruolo di vice Editor per la sezione. Polistrumentista, cuoco, cinemaniaco, ama definirsi “operaio del web.”

Ruben Piemari Cereda – Responsabile Hub Milano. Graphic Designer, Web Designer. Il suo è uno di quei percorsi già segnati, una grande freccia rossa che non ha mai smesso di puntare avanti verso un’unica direzione, un tragitto di cui lui giura di non vedere neanche lontanamente la fine. Oggi si presenta come freelance ai suoi clienti: PMI, agenzie digitali, case editrici, artigiani e startup attive tra Milano Monza e Lecco. Dategli un Mac e una tavoletta grafica e vi risolleverà il brand.

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