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Intersections: per fortuna che l’ADCI c’è

Che bello avere visto sfilare la nostra creatività nella serata degli Awards, che bello essersi concentrati su ‘Lei’, con quella favolosa sfilata dei Grand Prix più significativi dei 40 anni del Club a farsi significato dell’essenza di un messaggio che non deve mai essere dimenticato

Parto dai complimenti, perché quando sono meritati vanno fatti senza lesinare e senza essere modesti in applausi. La serata degli ADCI Awards che ha chiuso, lo scorso venerdì, questa edizione 2025 di Intersections ci è piaciuta tantissimo, anzi ci ha emozionato, che è ancora di più.

Il potere senza tempo delle idee

L’anno scorso avevamo espresso alcune critiche, quest’anno, invece, è stato tutto favoloso (lunghezza a parte, ma d’altronde i premi sono tanti). Credo che chiunque fosse stato lì sia uscito pensando: “che lavoro grande facciamo e quanto è importante”. L’idea di accostare ai progetti vincitori la scelta di ogni Presidente di giuria di uno dei lavori di 40 anni di Grand Prix per lui più significativo è stata meravigliosa. A guardarli sfilare quei progetti, anche di un bel po’ di anni fa, viene spontaneo pensare che avevamo già tutto, soprattutto la potenza di idee e linguaggi che arrivavano dritti e profondi, senza né ma né se. Certo, mancavano alcuni media, ma tutta l’innovazione con cui ci si riempie la bocca oggi vi pare alla fine stia davvero dando il meglio di sé? Qualcuno obietterà: la gente vuole questo, le aziende ci chiedono quello. Verissimo. Ma esiste anche un modo di lavorare che tiene vivo un senso di pensiero, visione, sguardo, cultura, che fa bene a tutti. Perché Intersections è stata una grande trovata, bellissimo mettere insieme mondi diversi che non possono più stare in silos appartenendo ormai a quell’uno che è la comunicazione, quest’anno peraltro avendo tra gli organizzatori pure UPA, ma passeggiando tra gli stand ‘la tecnologia’ ha un po’ troppa prevalenza. Abbiamo visto una sola agenzia, CAFFEINA. È vero, la partecipazione richiede un budget dedicato, ma sarebbe bello la creatività sfilasse pure lì. Per fortuna, dunque, esiste l’ADCI con il suo compito di tenere alte e fiere le teste creative, senza abdicare.

Saper dire no

Non a caso, tra i vari speech, ha senso citare quello straordinario di Erik Kessels, creative partner e cofondatore dell’agenzia di comunicazione KesselsKramer Amsterdam/Londra, nonché artista, autore, docente. Perché il suo ‘The Importance of No’ ha saputo toccare un livello pervasivo di approfondimento con leggerezza e umorismo, divenendo irresistibile. Dire no, a un incarico di cui non si è convinti, a una proposta solo in apparenza vantaggiosa, a un lavoro da svolgere ‘con la mano sinistra’ non è mai una rinuncia. Al contrario apre a infinite possibilità, per una creatività inattesa e capace di sviluppare valori rimasti nascosti sotto strati di soluzioni prive di coraggio, di ‘si è sempre fatto così’, di ‘meglio non correre rischi’. Ecco perché ci viene in qualche modo da dire no anche a una tecnologia che invade tutto. L’AI è favolosa, è un tool straordinario. In uno dei talk Google abbiamo visto un artista che la usa davvero per innovare il linguaggio, non per imitare l’esistente a minor costo, ma per creare qualcosa di nuovo. Però non sappiamo immaginare se, come promette, si creeranno altrettante nuove opportunità e modelli di capitalismo, per ora ci limitiamo ad annotare i numeri: dei crescenti licenziamenti, della concentrazione, dell’efficentamento, della minore valorizzazione, di una polarizzazione della ricchezza senza precedenti. Ovviamente restando ottimisti perché sicuramente il tutto troverà nuovi equilibri. Per quello che ci interessa, poi, forse ha ragione Simona Maggini nel dire: “quando l’AI sarà sistemica, le agenzie torneranno a pensiero e creazione”.

All’Anteo il documentario sull’ADCI

Ma non divaghiamo, torniamo ai complimenti all’ADCI e al suo favoloso 40 esimo compleanno, che regala a tutti, il prossimo 19 novembre presso il cinema Anteo di Milano, alle 18.30, un documentario a firma Amarena Pictures, regia di Giovanni Caloro e Alessandro Merletti De Palo; Sceneggiatura, Alessandro Merletti De Palo, Giovanni Caloro, Giuseppe Mastromatteo, Sergio Rodriguez, con l’onore anche di avere per la la prima volta nella storia dell’opera L.O.V.E. di Maurizio Cattelan la concessione a utilizzarla all’interno di un film.

Qual è il futuro delle idee?

A tal proposito concludiamo con le parole con cui  il Presidente ADCI Stefania Siani aspetta tutti alla proiezione del documentario anche per rispondere alla domanda: quale è il futuro delle idee?

“Questa edizione degli ADCI Awards è stata importante, perché ha connesso il club con la sua storia. Passato e futuro si sono fusi in un’edizione guidata da un Presidente degli Awards, Luca Cortesini, che ringrazio per l’impegno, la determinazione e la presenza. Di ieri voglio sottolineare l’energia, la presenza massiva di un’intera comunità che ha mostrato il suo volto più appassionato attraverso un profondo senso di partecipazione. Complimenti a tutti i Presidenti che hanno scelto tra i pezzi dei nostri 40 anni ciò che è rimasto in loro quando l’onda si è ritirata. La nostra storia è fatta di grandi autori e il futuro è rappresentato da giovani che hanno presidiato questa edizione con numeri e lavori che infondono speranza. Complimenti a Francesco Bozza, alla sua conduzione così leggera e così profonda perché di noi conosce ogni singolo filo della trama e dell’ordito della stoffa di cui siamo fatti. Complimenti a Erik Kessels per il suo intervento ad Intersections sull’importanza del no: come ha detto il Vicepresidente Mastromatteo, sono le porte che chiudi a chiarirti cosa vale la pena di aprire. La sua Hall of Legend è un invito a sbagliare e provare, ci incoraggia a esplorare nuovi orizzonti, superando il timore del giudizio. E grazie a Simonetta Gola: il mondo lì fuori continua a fare vittime inermi e civili e una vita contro la guerra come la sua e quella di Emergency meritano il nostro focus. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato alla competizione degli ADCI Awards: continuiamo a sostenerci a vicenda, a ispirarci e a sfidarci. Il 19 Dicembre, 40 anni dopo la fondazione, ci ritroveremo al cinema Anteo per porci insieme la domanda: quale è il futuro delle idee? Vi aspettiamo.”

di Monica Lazzarotto