Nokia ha annunciato di aver portato la prima rete cellulare sulla Luna nell’ambito della missione Intuitive Machines IM-2 nella regione del polo sud lunare. Nokia ha convalidato con successo gli aspetti chiave del funzionamento della rete, tra cui la trasmissione di dati operativi alla stazione terrestre di Intuitive Machines e al centro di controllo della missione di Nokia sulla Terra.
Nessuna chiamata cellulare sulla luna
Nokia non è stata in grado di effettuare la prima chiamata cellulare sulla luna a causa di significative limitazioni di potenza dovute all’orientamento dei pannelli solari del lander Athena dopo l’atterraggio. Tuttavia, il Lunar Surface Communications System (LSCS) di Nokia Bell Labs è stato progettato per ottimizzare il consumo di energia e, in una finestra di 25 minuti in cui ha potuto ricevere energia, l’LSCS ha completato con successo diversi test. “Questi risultati rappresentano un passo fondamentale per dimostrare che le tecnologie cellulari soddisfano le esigenze di comunicazione mission-critical dell’esplorazione lunare e non solo”, si legge in una nota stampa.
Il sistema, comunque, ha funzionato
Il ‘Network in a box’ (NIB) del LSCS installato su Athena si è acceso con successo e ha ricevuto segnali dal centro di controllo della missione Nokia a Sunnyvale, in California, e ha fornito risposte. Anche il software operativo e di gestione di Nokia su Athena si è avviato e si è collegato alla stazione di terra di Intuitive Machines. I dati telemetrici del NIB hanno confermato uno stato operativo ‘on-air’, indicando che tutti i suoi sottocomponenti – stazione base, radio e network core – funzionavano correttamente. Il NIB ha funzionato senza alcuna interruzione del servizio per tutti i 25 minuti della finestra di alimentazione.
Un piccolo successo, un grande traguardo
“Nell’esplorazione spaziale ci sono grandi successi e piccoli successi”, ha dichiarato in una nota Thierry E. Klein, Presidente di Bell Labs Solutions Research di Nokia. “Abbiamo consegnato e distribuito la prima rete cellulare sulla Luna e siamo incredibilmente orgogliosi dei risultati ottenuti nonostante le circostanze molto difficili. Se i moduli dei nostri dispositivi fossero stati funzionanti quando il nostro ‘network in a box’ è stato accesa, tutti gli indizi ci dicono che saremmo stati in grado di completare la prima chiamata cellulare sulla Luna. I successi che siamo riusciti a ottenere sono comunque significativi. Siamo stati in grado di prendere componenti commerciali ‘off-the-shelf ‘che collegano miliardi di persone sulla Terra e di adattarli al funzionamento sulla Luna. Questi primi traguardi dimostrano che le tecnologie cellulari hanno un ruolo chiave da svolgere nell’esplorazione dello spazio e attendiamo con ansia le future missioni con la NASA, Intuitive Machines, Lunar Outpost e altri partner dell’industria spaziale”.
La missione IM-2 fa parte dell’iniziativa Commercial Lunar Payload Services dell’agenzia spaziale NASA e la dimostrazione di Nokia è stata in parte finanziata dall’iniziativa Tipping Point dell’agenzia spaziale.