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Massimo Costa: era ora che si parlasse latino. Benvenuta Newlink Italia

Non potevamo che partire dall’orgoglio per una cultura condivisa. Newlink Group, infatti, è una multinazionale dal cuore latino. Con headquarter a Miami, uffici in vari paesi del Sud America, uno in apertura in quella centrale, puntando all’Europa. Pioniera nel 2018 la Spagna, ora tocca all’Italia.

E poi Francia e forse Germania.

La notizia ve le abbiamo data tempestivamente ieri, appena conclusa la conferenza stampa che ha ufficializzato la nascita di Newlink Italia, grazie all’acquisizione del 60% di EJ. Ma mettendo subito le mani avanti: “Non si tratta di colonizzazione” ci ha detto Gustavo Martinez, Chief Growth Officer Newlink Group e Country Manager Newlink Spain, quanto piuttosto di scelta, per una partnership che non vuole essere somma di competenze, clienti, tools, ma lavoro insieme, condividendo metodologie e obiettivi.

I numeri Newlink Group

Il programma è ambizioso. Arrivare nel 2030 a 200 mio di fatturato, praticamente un raddoppio rispetto al dato attuale, raggiunto dal founder e President Newlink Group Sergio Roitberg, con un team di 600 persone. Il tutto grazie certamente all’acquisizione di nuove realtà come anticipato, ma anche all’impatto esponenziale che la creazione di mix valoriali sa generare. Peraltro da oggi, all’attivo il milione e mezzo di fatturato di EJ e le sue 15 persone, con annunciata la ricerca anche di nuovi talenti diventando NEWLINK ITALY.

Non un’agenzia ma una Engagement Company

Sembra una distinzione di forma, ma lo è nella sostanza. Qui infatti, oltre a porre al centro la collaborazione e la costruzione di relazioni autentiche, con clienti, dipendenti, consumatori e stakeholder, l’approccio vuole essere consulenziale. ‘Orbital Thinking e Acting’ (ossia attenzione all’intero ecosistema, tenendo conto di tutte le componenti e relazioni, non solo del problema immediato, e anticipando effetti collaterali o conseguenze indirette) a sistema business, mercati e attori coinvolti per arrivare a obiettivi condivisi, così che ognuno si faccia ‘empower actor’ del brand, ragionato e supportato in ottica reputazione, valore della marca e cultura. Senza cultura, infatti, sarebbe impossibile fondare le azioni su scopi condivisi, per i quali le persone sentano di voler fare la propria parte, divenendo protagoniste del raggiungimento dei risultati.

Finito il ‘servizio alle bandiere angloamericane’

Lo ha detto senza mezze parole Massimo Costa, founder EJ e ora Presidente e Amministratore Delegato Newlink Italia: “dopo anni a servire bandiere angloamericane, è bello lavorare con una realtà che ci appartiene culturalmente. In un momento in cui le multinazionali tendono a ritirarsi, investire e crescere significa andare in controbalzo. Stiamo iniziando un’avventura, stiamo costruendo insieme una nuova casa. Pronostici? I pronostici appartengono a quella che è la gabbia della trimestrale. A noi interessa la costruzione di valore nell’interesse dei clienti”.