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Nell’ebook 016 di youmark We Are Social. Il nostro Cannes? BMW e Juventus

Gabriele Caeti, Creative Director, e Daniele Piazza, Creative Production Director, We Are Social: “Il nostro approccio alla creatività è ‘social thinking’: così si riescono a creare idee di cui le persone vogliono parlare, in cui vogliono essere coinvolte e di cui vogliono sentirsi parte”.

Quali sono i 5 aggettivi imprescindibili che devono caratterizzare un progetto di comunicazione con temporaneo vincente?

“Misurabile, ingaggiante, vero, semplice. Tutti sotto il cappello di un aggettivo a noi molto vicino, social, termine inteso non come social media o social network, ma come social thinking, ossia il nostro approccio alla creatività che partendo dalla comprensione delle persone, delle community e delle relazioni tra esse esistenti permette di creare idee di cui le persone vogliono parlare, in cui vogliono essere coinvolte e sentirsi parte”.

Gabriele Cucinella, Stefano Maggi e Ottavio Nava
Gabriele Cucinella, Stefano Maggi e Ottavio Nava

Il cliente tipo che fa vincere premi, ma che altrettanto vince nel suo business è?

Gabriele Cucinella, Stefano Maggi e Ottavio Nava, Managing Director We Are Social: “Creare progetti interessanti per le persone e per il business: partiamo sempre da questo presupposto con i nostri clienti, proprio perché pensiamo che le due cose vadano di pari passo. Questo tema è uno degli elementi centrali del posizionamento di We Are Social: crediamo che solo una campagna perfettamente in linea con il background delle persone possa avere un forte successo di business e – viceversa – siamo convinti che le migliori campagne possano essere misurate in base all’impatto che hanno sul business dei nostri clienti. Dal punto di vista creativo, le collaborazioni che ci uniscono a questi ultimi hanno una caratteristica comune: permettono di creare e realizzare idee innovative e interessanti di cui le persone vogliano parlare, in cui vogliano essere coinvolte e di cui sentirsi parte”.

La comunicazione è tutto. Tutti fanno tutto. Competizione aperta. Bene o male della nostra contemporaneità? Quali i plus che contraddistinguono univocamente il lavoro della vostra realtà?

“L’elemento differenziante è stato – da sempre – il nostro approccio ‘social’: basato sulla comprensione della realtà sociale delle persone a cui ci rivolgiamo, insieme alla capacità di saper evolvere le nostre specializzazioni per realizzare campagne e contenuti rilevanti nel contesto in cui viviamo. E’ sempre più importante un’organizzazione fluida, fatta di un mix di figure generaliste e specialiste, in grado di rispondere alle esigenze di clienti molto diversi tra loro, e di saper lavorare su linguaggi in continua evoluzione, partendo sempre dalla loro comprensione. Per poter essere presenti sul mercato con un’offerta così integrata crediamo che la differenza la facciano due componenti principali: le persone e l’organizzazione della struttura. We Are Social è cresciuta molto negli ultimi anni: oggi conta più di 130 specialisti distribuiti in diversi team, ognuno dei quali costituito da professionalità differenti, alcune direttamente legate al mondo dei social media, altre provenienti dal mondo della comunicazione più ‘tradizionale’, analyst, strategist, editor, creativi provenienti dall’advertising o dall’etertainment, oltre ai team account che lavorano a contatto con il cliente. Questo ci permette di affrontare brief molto diversi tra loro, con un forte focus sulla creatività”.

Ricordandoti che questo contenuto, con le relative case history, lo trovi nel nostro nuovo ebook dedicato ai Cannes Lions 016. Puoi effettuare il download cliccando qui. Youmark intanto, day by day,  lo proporrà pagina dopo pagina.

per conoscere meglio We Are Social e gli altri suoi lavori