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Cinema di Natale 2025, Avatar contro Checco Zalone. E tutti gli altri blockbuster

il Cinepanettone non esiste più. In sala un mix di commedie, animazione e film d’autore. Le feste diventano il momento clou per una programmazione variegata che unisce divertimento e emozione
Avatar
Varang (Oona Chaplin) in 20th Century Studios' AVATAR: FIRE AND ASH. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2025 20th Century Studios. All Rights Reserved

Il dado è tratto. Con l’uscita di Avatar: Fuoco e Cenere di oggi inizia ufficialmente la corsa dei film di Natale. C’era una volta un Paese in cui una grande fetta di pubblico andava al cinema una volta all’anno e proprio durante le Feste. C’era una volta un genere cinematografico, il Cinepanettone, che monopolizzava gli incassi dei giorni tra dicembre e gennaio, a volte lasciando, al limite, spazio per un duopolio. Ora è cambiato tutto: il Cinepanettone non esiste più (anche se, vedremo, cambia forma). Al cinema, dopo la Pandemia, si va di meno, e gli spettatori sono più distribuiti nel corso dell’anno. Secondo i dati di ANICA/Ergo Research il 2024 ha visto un aumento degli spettatori unici, con oltre 2 milioni di italiani in più tornati in sala almeno una volta rispetto al 2023, ma con una diminuzione complessiva degli ingressi: quasi 2 milioni di biglietti in meno.

La frequenza media scende è di a 2,8 ingressi per spettatore all’anno. Anche gli spazi pubblicitari venduti al cinema oggi sono distribuiti di più su tutte le stagioni, ma hanno una concentrazione in questo periodo. Sarà dunque Avatar contro Buen Camino, James Cameron contro Checco Zalone la grande sfida del cinema delle festività natalizie. A distanza di una settimana (17 dicembre e 25 dicembre) arrivano così quelli che sono considerati gli eventi di queste feste.

A sorpresa, come vi spieghiamo tra poco, ci sarà anche Paolo Sorrentino con La grazia, con un’uscita tattica, solo al mattino, dal 25 dicembre al 1 gennaio. Quanto al Cinepanettone, colui che è rimasto l’erede del marchio, Christian De Sica, ha provato a cambiare forma al genere. Agata Christian – Delitto sulle nevi, diretto da Eros Puglielli, e con Lillo Petrolo, è in qualche modo un film di Natale, vista l’ambientazione, ma è anche un giallo. Uscirà comunque a febbraio.

Avatar: Fuoco e Cenere (17 dicembre, Walt Disney, 20th Century Fox)

Avatar: Fuoco e Cenere è il terzo capitolo della saga creata da James Cameron, un film ancora da vedere in 3D, con gli occhialini d’ordinanza, per immergersi in un mondo, quello del fantomatico pianeta Pandora, che è il vero valore aggiunto della saga, al netto della stereoscopia. C’è un nuovo pericolo, il Popolo della Cenere, e una nuova villain, la maestosa Varang interpretata da Oona Chaplin grazie alla performance capture. Una tecnica che è una vera meraviglia, che permette l’espressività degli attori, ma trasformandoli in creature fantastiche. È una storia che parla di guerra e pace, ambiente, e rapporti tra padri e figli. A chi piace ancora andare al cinema per lasciarsi stupire, il nuovo Avatar piacerà. È proprio il tipo di film che va visto in sala.

Buen Camino (25 dicembre, Medusa)

Ed è un film che va visto in sala anche Buen Camino, il nuovo film con Checco Zalone, il campione d’incassi per definizione. Va visto in sala non perché un’eventuale visione domestica lo penalizzerebbe, ma perché è proprio quel film di Natale, il film comico che va visto subito, insieme agli altri, come rito collettivo. Checco Zalone, che fin dal suo primo exploit, Cado dalle nubi, aveva scelto un’uscita post natalizia, oggi sceglie proprio il giorno di Natale per arrivare al cinema, come il Messia che salverà le sale.  La storia è quella di un uomo ricchissimo e nullafacente, che si trova a seguire la figlia lungo il (faticosissimo e incomprensibile per lui) cammino di Santiago de Compostela. Ci aspettiamo divertimento e anche parecchie stilettate perché Luca Medici, è questo il nome che si cela dietro a quello del comico, è persona intelligente e sagace.

Aldo Giovanni e Giacomo – Attitudini: Nessuna (4 dicembre, Medusa)

Un tempo a battersi con i Cinepanettoni c’erano Aldo Giovanni e Giacomo, e spesso tenevano testa, a livello di incassi, ai film di Natale. È stato così con il loro exploit di Tre uomini e una gamba, che viene ricordato con passione, insieme a tante altre tappe della loro vita, in Aldo Giovanni e Giacomo – Attitudini: Nessuna, che è uscito il 4 dicembre, lontano dalla bagarre natalizia. Non è un film comico, ma un documentario. In cui però si ride tanto, ripercorrendo sketch e film storici, e si capisce soprattutto il perché del successo del trio e dell’affetto che proviamo per loro. Il film è diretto da Sophie Chiarello (David di Donatello per Il Cerchio), un’autrice che riesce sempre a tirare fuori l’anima di chi filma. È il più visto di questa stagione cinematografica con 1.822.225,47 euro di incasso complessivo e 244.913 presenze.

Father Mother Sister Brother (18 dicembre, Lucky Red)

Come lo scorso anno sotto l’albero di Natale c’è un gradito regalo, il Leone d’Oro della Mostra del Cinema di Venezia. Lo scorso anno era il film di Pedro Almodovar, distribuito da Warner Bros, quest’anno è Father Mother Sister Brother, diretto da Jim Jarmusch. Vittorioso a Venezia non senza polemiche (molti avrebbero voluto, anche per il messaggio, la vittoria de La voce di Hind Rajab), Father Mother Sister Brother non è un capolavoro, ma è un ottimo film. Con l’understatement tipico dell’autore indipendente americano, vanno in scena tre storie di incontri: i primi due tra padri, madri e figli che non si vedono da tempo; il terzo tra due figli che hanno perso i loro genitori, e l’incontro avviene attraverso i ricordi. Il film è tenue e sentito e ha un grande cast: Tom Waits, Charlotte Rampling, Cate Blanchett, Vicky Krieps e Adam Driver. Le tre storie sono distinte ma unite da un tema e da tanti piccoli dettagli. Scoprirli a mano a mano fa parte del gioco.

Zootropolis 2 (26 novembre, Walt Disney)

Tu chiamale, se vuoi, strategie, parte prima. Non può esserci un Natale senza un film d’animazione. Così la Disney, per lasciare il Natale ad Avatar, è uscita il mese prima con Zootropolis 2 (26 novembre), sequel di un film amatissimo. Zootropolis 2 è ancora in sala ed è stato un successo. Che continuerà durante le feste. Il film della Disney, con le canzoni di Shakira, è uno dei più briosi e scoppiettanti “cartoni” degli ultimi anni, ha un ritmo irresistibile e un messaggio non banale. Quello di varie specie animali, vari gruppi differenti, che hanno messo da parte i loro istinti per convivere in pace. Di questi tempi, scusate se è poco.

La grazia (PiperFilm, 25 dicembre)

Tu chiamale, se vuoi, strategie, parte seconda. PiperFilm l’ha fatto un’altra volta. Con Parthenope si era inventata le anteprime di mezzanotte. Con La grazia, il nuovo film di Paolo Sorrentino, atteso da tutti con trepidazione il 15 gennaio, ha pensato a una serie di anteprime mirate, dal 25 dicembre al 1 gennaio, ma solo al mattino. L’obiettivo è non andare in contrasto con i grandi blockbuster e altri film di questo periodo, ma cominciare intanto a piantare il seme e a fare passaparola. Con Parthenope la strategia aveva pagato, è probabile vada bene anche stavolta. La Grazia è valsa la Coppa Volpi per il miglior attore a Venezia a Toni Servillo, che con classe e misura interpreta un immaginario Presidente della Repubblica alle prese con una decisione importante, la concessione della grazia a un detenuto. Accanto a Servillo c’è una sempre brava Anna Ferzetti. Sorrentino ormai gioca un campionato a sé: che sia a Natale o a gennaio, un suo film è sempre da vedere.

Norimberga (18 dicembre, Eagle Pictures)

Nell’agone natalizio ecco anche il film americano con i grandi attori. Era il posizionamento che lo scorso anno è stato di Conclave, un film riuscito e con un ottimo successo. Norimberga è un film più scomodo e difficile. Racconta la storia della cattura e la detenzione di Hermann Göring e di altri gerarchi nazisti e l’istituzione del processo di Norimberga, per condannare i responsabili dell’Olocausto e della Seconda Guerra Mondiale, in modo che tutti sapessero, vedessero, e perché non accadesse più. È servito? La risposta è complicata. Così come è complicato trovare il tono giusto per un film simile. E, in nome dello spettacolo, James Vanderbilt punta troppo sulla commedia, troppo sul sorriso in più, virando poi sul dramma quando è troppo tardi. Attori non in parte e forse non diretti nel modo giusto. Su tutti spicca però Russell Crowe, nel ruolo di Göring, così bravo da “dirigersi” da solo e a trovare il tono giusto per raffigurare il mellifluo ruolo di un gerarca nazista.

La piccola Amelie (1 gennaio, Lucky Red)

Durante le feste ci vuole un bel film d’animazione, dicevamo. Ed è un film animato, anche se sui generis, La piccola Amelie, diretto da Liane-Cho Han Jin Kuang e Mailys Vallade, tratto dal romanzo bestseller Metafisica dei tubi di Amélie Nothomb. Il film ha vinto il Premio del pubblico all’Annecy International Animation Film Festival e del Premio per il miglior film europeo al San Sebastián Film Festival ed è stato presentato al Festival di Cannes. è un viaggio nella magica dimensione della prima infanzia raccontata attraverso lo sguardo innocente, poetico e profondamente attento di una bambina di tre anni che si muove tra due mondi, raccontato con un’animazione sfrenata e libera. Ancora una volta parliamo di strategie: due anni fa Lucky Red aveva sfruttato gennaio per una combinazione d’autore, cinema live action con Wim Wenders e di animazione con Miyazaki. La ritenta anche quest’anno. E facciamo il tifo perché funzioni, anche al botteghino.

No Other Choice (1 gennaio, Lucky Red)

E la combinazione d’autore Lucky Red c’è anche quest’anno. Il 1 gennaio esce anche il nuovo film di Park Chan-wook, maestro del cinema coreano. indimenticato autore di Olbdoy, uno dei grandi film di questo secolo, ma anche di molti altri film sottovalutati. La sua nuova opera, No Other Choice, è uno sguardo sull’attualità, sull’Intelligenza Artificiale e il mondo del lavoro. La storia è quella paradossale di un uomo che viene licenziato dopo 25 anni di onorata carriera e che viene umiliato quando si presenta ai colloqui di lavoro. L’unica soluzione, per lui, è allora quella di eliminare i concorrenti per i posti di lavoro: per eliminare si intende fisicamente… Tratto da un altro film, Cacciatore di teste di Costa Gavras, No Other Choice è una commedia, una farsa con un tocco di noir, che ci parla della direzione che stiamo prendendo quella di una sempre più insistita disumanizzazione del lavoro. Ma anche della stessa Corea, che costringe il suo popolo in una serie di regole che li rendono sempre meno esseri umani. Ve lo racconteremo presto su YouMark.

Una di famiglia – The Housemaid (1 gennaio, 01 Distribution)

A ogni tornata festiva ci vuole anche un thriller per aggiungere brividi a quelli dell’inverno. Ci ha pensato 01 Distribution che il 1 gennaio lancia Una di famiglia – The Housemaid di Paul Feig, che punta forte sulla diva del momento, la discussa Sydney Sweeney. Tra la sua esplosione in Euphoria, il suo status di nuova star di Hollywood e le polemiche per la campagna di un noto brand di jeans, Sydney è sempre sulla bocca di tutti. Paul Feig adatta il romanzo di Freida McFadden: è la storia di una ragazza che viene presa come domestica nella casa di quella che sembra la famiglia perfetta, che finisce per rivelarsi tutt’altro. Il film mette al centro il corpo di Sidney Sweeney, e lo inserisce in un dualismo con un’altra bionda, Amanda Seyfried, con cui crea un gioco di specchi. E, quando tutto fa credere che sia una storia prevedibile, comincia a stupire. Si tratta di stare al gioco, ovviamente. Ma dietro un racconto meccanico nelle sue svolte c’è anche una velenosa critica all’alta borghesia e i suoi privilegi.

di Maurizio Ermisino