Player

Nasce CULT, la divisione dedicata al mondo del lusso di TBWA

Fabrizia Marchi

E’ nata ufficialmente CULT la nuova divisione dedicata ai brand di lusso di TBWA (GRUPPO TBWAITALIA), di cui la sede italiana è hub per l’intero collettivo internazionale.

L’occasione è stata la presentazione del report Future of Luxury a un pubblico composto dai principali brand di questa industry. Il documento approfondisce i cambiamenti culturali legati a questo mercato e offre un nuovo punto di vista per affrontare le sfide globali.

Obiettivo di CULT di TBWA è sfruttare l’esperienza nella creazione di brand come Apple, Adidas, Absolute e nella comprensione culturale, per aiutare le aziende del lusso a connettere il proprio dna e il proprio heritage alla cultura contemporanea e a portarlo in vita attraverso la creatività.

“Il mondo del lusso sta affrontando un momento di cambiamento, con il rischio di una perdita di identità da parte di alcuni brand e di conseguenza anche del loro valore. I marchi hanno bisogno di riconnettersi con il loro capitale culturale”, commenta Fabrizia Marchi, Ceo TBWAItalia, “per questo abbiamo creduto nel progetto e creato Cult, perché in TBWA crediamo fortemente nella connessione tra brand e cultura. E proprio partendo da questo punto di vista, abbiamo guardato al mondo del lusso e creato il report “Future of Luxury”, che offre una nuova lettura e nuovi angoli interpretativi su come il settore del lusso possa rimanere rilevante in uno scenario culturale in continua evoluzione”.

“In un mondo in cui gli algoritmi stanno appiattendo la cultura, questo report evidenzia l’importanza anche per i brand del lusso di ricostruire sul proprio capitale culturale per rimanere rilevanti. Lavorare sul brand, i suoi valori, l’eredità, l’artigianato e su una buona dose di apertura all’innovazione, saper reinterpretare costantemente il suo significato culturale è la chiave per continuare ad avere successo”, aggiunge Michael Arpini, Cso CULT e TBWAItalia.

Il Report ‘Future of Luxury’

Il report approfondisce alcuni dei cambiamenti più importanti, come Contemporary Craftmanship, che esamina come rendere nuovamente attraente il mestiere dell’artigiano agli occhi di una nuova generazione attraverso la tecnologia che possa valorizzare l’arte del fatto a mano, oppure Fantasy Machines, che esplora come lo storytelling immersivo e non convenzionale possa accendere l’interesse di un nuovo pubblico. Limitless Luxury, invece, evidenzia come le nuove frontiere del lusso saranno definite dalla ricerca dell’irraggiungibile: dall’immortalità ai viaggi ultra-esclusivi. Il report offre anche linee guida etiche per i brand che si spingono in queste nuove frontiere entusiasmanti, ma controverse.

All’interno di Future of Luxury ci sono anche interviste a protgonisti del settore, tra cui Antonio Casu (Ceo Italdesign), Paul Mouginot (esperto in cultura digitale e innovazione), Valentine Petry (giornalista) e Tom Marchant (Co-founder di Black Tomato). Include anche spunti e ispirazioni su come costruire un futuro del lusso che soddisfi i desideri di oggi e affronti le sfide di domani.

Future of Luxury è stato realizzato dalla sede di Milano in collaborazione con Parigi (180 Luxe) e Los Angeles.

“Questo report segna un punto di svolta per l’industria del lusso, illustrando come l’artigianalità sia fondamentale per accrescere il valore percepito dei brand del lusso. Allo stesso tempo, le community dei social media stanno diventando i nuovi custodi dell’autenticità. Queste piattaforme non solo amplificano le storie degli artigiani, ma trasformano anche l’artigianato in momenti culturali condivisi”, conclude Laurent François, Managing Partner 180 Luxe.

La presentazione si è conclusa con un panel, moderato da Susanna Nicoletti – Luxury consultant –
che ha fornito diversi punti di vista.  Massimiliano Ferrari – Ceo Corporate Brand SA – ha sottolineato l’importanza delle partnership strategiche e ha sostenuto che, quando si tratta di lusso, i marchi non dovrebbero limitarsi a un unico terreno di gioco, ma piuttosto scegliere quelli che hanno più senso per i clienti del lusso. Silvia Marchisio – Manager HR Southern Europe at Tiffany & Co. –  ha condiviso spunti sull’importanza di formare il personale a un livello di eccellenza e Stefania Lazzaroni – Direttrice Generale Fondazione Altagamma – ha contribuito con prospettive sul posizionamento del lusso italiano come punto di grande forza, evidenziando la necessità di una attenzione all’intera value chain e all’esperienza del cliente.

Qui puoi scaricare il report completo