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Ferrovie e identità nazionale: 164 anni di trasformazioni sociali, economiche e tecnologiche in mostra

Mostra Le Ferrovie d'Italia

La mostra Le ferrovie d’Italia (1861-2025). Dall’unità nazionale alle sfide del futuro, ospitata nella Sala Zanardelli del Vittoriano e nel Giardino grande di Palazzo Venezia a Roma, racconta oltre un secolo e mezzo di storia italiana attraverso il filo conduttore dei binari: un viaggio tra trasformazioni sociali, innovazioni tecnologiche e grandi sfide nazionali.

Promossa e organizzata da VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia e dal Gruppo FS Italiane, sarà aperta dal 7 novembre all’11 gennaio.

Presentata dalla curatrice Edith Gabrielli, Direttrice Generale del VIVE, e da Tommaso Tanzilli, Presidente del Gruppo FS, la mostra ripercorre il ruolo cruciale delle ferrovie nella costruzione dell’Italia moderna.

Fin dall’Unità, la storia delle ferrovie si intreccia con quella del Paese: i binari hanno unito territori divisi, favorito gli scambi, ridotto le distanze e creato nuove opportunità di lavoro e di mobilità sociale. Le stazioni e i treni sono diventati luoghi simbolici di incontri, partenze e ritorni, oltre che fonte di ispirazione per artisti e scrittori, che li hanno trasformati in metafore della modernità e del progresso.

L’iniziativa rientra anche nelle celebrazioni per i 120 anni delle Ferrovie dello Stato, nate nel 1905.

Il percorso espositivo

Si sviluppa in quattro sezioni cronologiche, una sezione immersiva e una didattico-dimostrativa:

  • 1861-1904: la difficile unificazione delle prime reti regionali.

  • 1905-1944: la gestione statale, le innovazioni tecniche e il ruolo della ferrovia in epoca fascista e durante la guerra.

  • 1945-1984: la ricostruzione, il boom economico e le grandi migrazioni interne.

  • 1985-oggi: Alta Velocità, digitalizzazione e sostenibilità.

La sezione immersiva, nella Sala Zanardelli, offre un’esperienza multisensoriale grazie alle tecnologie digitali, mentre quella didattico-dimostrativa, nel Giardino di Palazzo Venezia, espone riproduzioni in scala del Settebello e dell’Arlecchino, icone del design ferroviario italiano del dopoguerra.

Quattro tematiche

La mostra adotta un approccio interdisciplinare, articolato in quattro assi tematici:

  1. Storia e tecnica, dedicata all’evoluzione della rete e dei mezzi, fino ai progetti legati al PNRR.

  2. Politica ed economia, che analizza il ruolo delle ferrovie come strumenti di unificazione e modernizzazione, ma anche le contraddizioni tra Nord e Sud.

  3. Società e cultura, che racconta come le ferrovie abbiano cambiato la vita quotidiana, i ritmi del lavoro e la percezione del tempo e dello spazio.

  4. Arte e immaginario, che esplora la rappresentazione dei treni nella pittura, nella fotografia, nel cinema e nella letteratura, simbolo insieme di progresso e alienazione.

Ad accompagnare l’esposizione, un catalogo edito da Silvana Editoriale, con testi di Edith Gabrielli e del comitato scientifico composto da Francesco Benigno, Lorenzo Canova, Andrea Giuntini e Stefano Maggi.

Durante il periodo della mostra, il team didattico del VIVE proporrà un calendario di attività educative e inclusive, rivolte a scuole, famiglie, bambini e visitatori con esigenze specifiche.