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Gruppo Mondadori, nei primi 6 mesi 2025 crescono i ricavi. Attività digitali +13%

Antonio Porro
Antonio Porro

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2025 presentata dall’Amministratore delegato Antonio Porro.

Risultati in linea con le aspettative

“I risultati che abbiamo conseguito nel primo semestre dell’anno sono in linea con le aspettative e confermano le nostre previsioni», ha dichiarato Antonio Porro, Ad e Direttore generale. “Questi dati riflettono la generale debolezza registrata e attesa nel mercato del libro trade in Italia, anche per effetto della pubblicazione nel periodo, da parte di tutti gli editori, di un minor numero di novità di successo rispetto ai primi sei mesi del 2024. Guardiamo ora con fiducia alla seconda parte dell’esercizio, nella quale confermiamo l’aspettativa di un progressivo miglioramento dello scenario, già reso evidente dal trend di mercato registrato nelle quattro settimane di luglio con una crescita di quasi due punti percentuali rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, una crescita trainata dalla performance delle case editrici del Gruppo Mondadori”.

I numeri

Nel primo semestre 2025 i ricavi consolidati si sono attestati a 389,5 milioni di euro, evidenziando una lieve crescita (+0,6%) rispetto al primo semestre dell’anno precedente (387,2 milioni di euro al 30 giugno 2024).

Nel primo semestre 2025 l’area Media ha registrato ricavi per 72,6 milioni di euro, mostrando un incremento dell’1% circa rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente, frutto della forte crescita della componente Digital che ha più che compensato la flessione strutturale fatta registrare dalle attività print. Le attività digitali, che rappresentano il 48% circa dei ricavi complessivi dell’area, hanno mostrato una crescita del 13% (+8% circa a parità di perimetro), derivante in particolare dalla positiva performance del segmento del MarTech (+11% circa) e dagli ottimi risultati fatti registrare dalle social agency, mentre le attività print sono risultate in flessione dell’8% circa a causa della contrazione strutturale delle diffusioni e delle vendite congiunte rilevata nel periodo in esame.