Il Futuro sarò il focus dell’edizione di quest’anno (che si terrà ai Giardini Montanelli di Milano dal 24 al 26 maggio): immaginare il domani non è più il compito solo degli autori di fantascienza o dei futurologi.
“La mission di Wired è fornire i giusti strumenti per costruire il futuro”, ha spiegato alla presentazione dell’evento, presso il Museo del 900 di Milano, il direttore Federico Ferrazza. “Un futuro fatto di tecnologia, sempre più centrale nel mondo del lavoro, ma anche di temi sociali ed etici, quali la mancanza di parità tra uomini a donne, a partire dallo studio delle cosiddette STEM, o i sempre più rilevanti temi ambientali che stanno emergendo con forza in tutto l’Occidente economicamente avanzato”.
“La collaborazione con il Comune di Milano”, ha ricordato Cristina Tajani, Assessore alle Attività produttive del Comune di Milano“, si è sviluppata negli ultimi 7 anni (nei primi 3 anni il Festival si era tenuto a Firenze, nda), e si è consolidata nel tempo. Il Wired Next Festival è diventato negli anni un appuntamento irrinunciabile, che guarda ai temi in discussione in un’ottica di conciliazione, non di sostituzione”.
“Quest’anno c’è la coincidenza con i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci”, ha sottolineato l’Assessore alla cultura Filippo Dal Corno, “e anche questo fatto informerà lo spirito del Festival, sintetizzando l’esperienza del genio rinascimentale, il suo rapporto con la Natura, con le linee guida per un futuro sostenibile”.
A chiudere la presentazione è stata Annalisa Procopio, Advertising manager Wired Italia, che ha ribadito la vocazione del Festival, quella di rivolgersi a un’audience piuttosto giovane, con il 62% di età compresa tra i 30 e i 35 anni, di profilo culturale medio/alto o alto (il 47% con Laurea o Master), e trasversale per la confidenza con la tecnologia.
Il programma dettagliato della tre giorni milanese è consultabile online sul sito di Wired www.wired.it.
