Nel 2024 Milano ha visto crescere i propri consumi culturali, spinta soprattutto dai musei e dai libri. Gli ingressi ai musei hanno registrato un aumento del 10%, mentre il mercato librario ha segnato un +0,7% nei canali di vendita tradizionali, andando in controtendenza rispetto al calo nazionale. Insieme agli incrementi rilevati per mostre, cinema e teatro, questi risultati hanno portato la spesa culturale complessiva della città a 542,2 milioni di euro, pari al 13% del totale nazionale, con una crescita dell’1% rispetto all’anno precedente.
Unico segnale negativo arriva dai concerti di musica pop, rock e leggera, in calo del 9,5%. Nonostante ciò, restano tra le voci più significative di spesa, subito dopo l’acquisto di libri.
Il rafforzarsi del ruolo del libro si riflette anche nel crescente utilizzo del Sistema Bibliotecario di Milano: nel 2024 gli utenti sono stati 89.800, in aumento del 4%, con quasi un milione di prestiti (+7%). Anche le librerie cittadine sono cresciute, passando da 180 a 190.
I dati emergono dall’Osservatorio per BookCity Milano curato dall’Associazione Italiana Editori (AIE) e dedicato ai ‘Consumi culturali e consumi bibliotecari a Milano’, presentato il 5 novembre scorso al Forum Cultura presso il CASVA, in collaborazione con il Comune di Milano – Cultura e con BookCity Milano.
Ogni giorno nel capoluogo lombardo si svolgono circa 100 eventi culturali e sportivi, per un totale di 36.600 all’anno, in crescita rispetto ai 34.100 del 2023. Di questi, oltre 20.500 sono eventi culturali veri e propri, pari a una media di 56 al giorno, che nel 2024 hanno coinvolto 19,6 milioni di spettatori (+2%).
I musei, mappati per la prima volta nell’Osservatorio, hanno generato una spesa di 53,3 milioni di euro, grazie a quasi sei milioni di ingressi (+6%).
Nel mondo dei libri, gli acquisti nei canali trade – librerie fisiche, online e supermercati – hanno raggiunto 156,3 milioni di euro, in aumento dello 0,7%, mentre a livello nazionale il mercato perdeva l’1,3%. In altre parole, più di un libro su dieci venduto in Italia nel 2024 è stato acquistato a Milano (10,3%).
Le biblioteche comunali si confermano un presidio culturale fondamentale: gli utenti, in media, hanno preso in prestito quasi 13 libri ciascuno durante l’anno. I titoli più richiesti sono stati La portalettere di Francesca Giannone (Nord), Grande meraviglia di Viola Ardone (Einaudi) e Tutti i particolari in cronaca di Antonio Manzini (Einaudi). Gli autori più prestati sono Maurizio De Giovanni, Jeff Kinney e Gianrico Carofiglio.
“Milano conferma il suo ruolo di città guida per il Paese – ha commentato il Presidente di AIE, Innocenzo Cipolletta – e non possiamo non sottolineare la centralità del libro, la cui diffusione cresce grazie alla collaborazione tra editori, biblioteche e librerie. L’Osservatorio, giunto alla quinta edizione e arricchito dai dati sui musei, si dimostra uno strumento di grande valore anche per le politiche culturali future.”
Per l’assessore Tommaso Sacchi, “i dati confermano Milano come capitale della cultura in Italia. Ogni giorno oltre cento eventi, migliaia di visitatori, biblioteche sempre più frequentate, soprattutto dai giovani: la cultura non è solo un motore economico, ma anche un collante sociale e identitario per la città”.
Il Consiglio di Indirizzo della Fondazione BookCity Milano ha infine sottolineato come l’incremento della spesa culturale rappresenti “un segnale incoraggiante: Milano continua a investire in cultura e a credere nel valore della lettura. Questi risultati sono il frutto di un ecosistema che funziona, basato sulla collaborazione tra istituzioni, editori, librerie e manifestazioni come BookCity, che fanno di Milano una vera città che legge”.