Era destinato a illustrare le novità dell’offerta di Retail Media, del Last Mile Delivery e, in generale, le ultime tendenze del mercato l’incontro con la stampa di giovedì nel tardo pomeriggio, che ha avuto luogo nuova sede di ReStore, azienda attiva nell’eGrocery per la GDO: “Questo incontro con i media rappresenta l’occasione giusta per presentare il nostro ventaglio di soluzioni, che vanno dallo sviluppo del software dedicato alla spesa online, alle flotte di delivery dai percorsi ottimizzati, fino all’analisi dei dati per decisioni basate su elementi deterministici”. Così Barbara Labate, Ceo dell’azienda, presentando le varie Unit sulle quali si sviluppa l’attività, cioè Software, Logistics, Media e Business Intelligence. “Accanto al nostro pacchetto base, e allo sviluppo della Unit dedicata al Retail Media – ha poi proseguito – oggi oggi lanciamo anche il nostro progetto ReStore Metro Market dedicato al mondo dell’industria di marca attraverso temporary store all’interno degli spazi della Metropolitana Milanese, mentre le stime per il 2025 sul nostro fatturato vedono un +15% complessivo”.
Che cos’è il ReStore Metro Market
Con più di 200M di transato del proprio network, 175 addetti sul territorio, 70 furgoni presenti in tutta Italia, e migliaia di ordini online gestiti tutti i giorni, ReStore si propone ora, con l’offerta di dieci spazi all’interno delle più frequentate stazioni della Linea Rossa della Metropolitana Milanese, da Cadorna a Cordusio, da De Angeli a Rovereto, come la location ottimale per temporary store, a disposizione di retailer e industrie di marca, allo scopo di effettuare attività di sampling o vera e propria vendita, con tutti i dati registrati nell’osservanza più totale delle norme sul GDPR.
“Dopo esserci affermati verticalmente”, ha spiegato Labate, “vogliamo allargarci anche orizzontalmente. Siamo orgogliosi di portare innovazione nel nostro mercato, di poter contribuire allo sviluppo di nuovi servizi per il consumatore finale, ed alla crescita di tutto il team”.

Un’offerta rinnovata per il Retail Media
“ReStore rilancia la propria visione strategica per il 2025 con un’offerta completamente rinnovata e integrata di soluzioni di Retail Media omnicanale”, ha continuato Stefania Tonon, Responsabile di ReStore Media, la unit di ReStore dedicata alla monetizzazione degli spazi pubblicitari degli eGrocery della GDO, presentando le nuove opportunità per il Retail Media. “Un ecosistema fondato su dati di prima parte, tecnologie avanzate e una rete distributiva capillare su tutto il territorio nazionale”.
Il network di ReStore, infatti, conta oggi oltre 20 retailer italiani, con un focus particolare sulla GDO: la copertura è estesa a 20 regioni, 82 province e più di 500 città, con una reach mensile di oltre 2 milioni di utenti unici. Un ecosistema media attivo in ogni fase del funnel: la proposta di ReStore permette ai brand di presidiare tutti i touchpoint lungo il percorso d’acquisto, dall’awareness alla conversione, fino al post-vendita, grazie a un mix di attivazioni: In-store: online, e data collaboration.
Il 2025 segna l’inizio di un piano triennale di sviluppo tecnologico e media, con l’obiettivo di rafforzare la leadership di ReStore nel panorama italiano del retail media e ampliare ulteriormente le opportunità per brand e retailer. Fanno parte di questo piano le partnership strategiche con Amilon, Tum e l’ampliamento del network di digital signage che presto coinvolgerà anche le gallerie commerciali.
Il lancio di PAI, l’AI che risolve i problemi dell’assortimeno digitale
Un’altra novità presentata giovedì sera è PAI, la nuova piattaforma AI progettata per semplificare e automatizzare la gestione dell’assortimento online nella GDO. “Oggi il cliente finale durante la sua esperienza di acquisto online si aspetta schede prodotto complete, immagini chiare, descrizioni comprensibili e informazioni aggiornate”, è intervenuta Alice Isacchini, giovane project manager del team ReStore, che ha seguito lo sviluppo del progetto.
“Ma troppo spesso l’assortimento online è incompleto o poco curato, causando perdite di fatturato e costi operativi elevati”, ha proseguito. “PAI, implementata all’interno dei sistemi ReStore grazie alla tecnologia Purchaise, affronta questo problema in modo radicale: associa contenuti ai prodotti, rileva e corregge le anomalie, e contatta direttamente ed in autonomiai i fornitori per ottenere le informazioni mancanti. Il risultato è un assortimento sempre aggiornato e senza interventi manuali superflui, evitando perdita di fatturato e soprattutto perdita di tempo delle risorse interne della GDO”.
Cos’è e come funziona ReStore off+
Fondamentali per sviluppare appieno le potenzialità di tutto il complesso sistema, riunito sotto la sigla ReStore, sono le relazioni con i Centri media: in quest’ambito si collocano le innovazioni nella Data Collaboration e nell’advertising data-driven, abbinati nell’offerta di ReStore off+.
“Con questa offerta diventiamo protagonisti nel panorama della data collaboration in ambito Retail Media, offrendo soluzioni avanzate per la pianificazione pubblicitaria basata su insight concreti e dati transazionali di prima parte”, ha sottolineato la Sales Manager Arianna Deluca. “Grazie all’integrazione con le Data Clean Room di InfoSum, Restore abilita un ambiente sicuro, dove Retailer, Brand, Editori e Piattaforme possono connettere e attivare i propri dati in totale sicurezza e controllo”.
All’interno di questi ambienti protetti, è possibile:
- Effettuare analisi approfondite basate su dati transazionali di acquisto;
- Attivare campagne off-site data-driven, oltre i confini delle proprie properties;
- Misurare in modo accurato i risultati delle campagne.
“Nonostante InfoSum sia stata recentemente acquisita dal gruppo WPP”, ha concluso Labate, “non vi è nessun pericolo per la aziende che ci concedono i dati: le clean room restano tali in ogni situazione, a garanzia di tutti coloro che partecipano alla data activation”.
di Massimo Bolchi