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Meta rivede i suoi piani, il metaverso perde centralità. Zuckerberg guarda oltre

Dopo anni di investimenti miliardari, la società prepara tagli significativi ai progetti VR e rilancia sulla nuova era dell’intelligenza artificiale e dei wearable
Mark Zuckerberg, Meta Connect
Mark Zuckerberg

Per anni il metaverso è stato il grande progetto su cui Mark Zuckerberg ha scommesso futuro, risorse e perfino il nome della sua azienda. Oggi, però, il vento sta cambiando. Secondo le nuove linee strategiche interne, Meta si prepara a ridurre sensibilmente gli investimenti dedicati alla realtà virtuale e alle piattaforme immersive, segnando una svolta che pochi avrebbero previsto così presto.

Il piano 2026 prevederebbe un ridimensionamento importante del budget destinato alla divisione Reality Labs, quella che sovrintende al metaverso, ai visori e ai progetti VR consumer. Una scelta dettata da anni di risultati inferiori alle aspettative e da un mercato che, nonostante le ambizioni iniziali, non ha ancora dimostrato di poter sostenere un ecosistema su larga scala.

I nuovi obiettivi di Mark

La nuova priorità per Zuckerberg sembra spostarsi verso ambiti più immediati e con un potenziale di crescita più concreto: l’intelligenza artificiale avanzata, gli occhiali smart, i wearable di nuova generazione e l’integrazione tra hardware e AI.

Obiettivi che riflettono un cambio di paradigma globale, in cui la corsa all’agente AI personale supera di gran lunga l’entusiasmo per i mondi virtuali. Questo non significa che il metaverso scompaia del tutto dall’orizzonte di Meta. L’azienda continuerà a sviluppare visori e piattaforme immersive, ma con un approccio più selettivo, più pragmatico e meno costoso. La nuova filosofia è chiara: concentrare gli investimenti dove l’innovazione incontra realmente la domanda del mercato.

Se il metaverso rimane un tassello dell’identità dell’azienda, il futuro immediato è fatto di AI, hardware intelligente e servizi capaci di evolvere rapidamente.