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MediaCom Lab presenta la sua ricerca sulla Tv e i risvolti creativi della comunicazione

Dare risposta a quelle domande che nelle attuali ricerche di settore non trovano un riscontro sufficiente a soddisfare i mutati bisogni del mercato: è l’obiettivo che si è data MEDIACOM con MediaCom Lab, il dipartimento interno di ricerca guidato da Erik Rollini, Managing Director MediaCom.

Se la prima ricerca sui Kids ha indagato un mondo relativamente poco conosciuto, la seconda è dedicata alla Tv. Attraverso un’indagine online, MediaCom Lab ha diviso la popolazione italiana in base a variabili comportamentali ricavando 

Commenta Rollini nella nota: “Il panel aveva l’obiettivo di misurare il grado di coinvolgimento e attenzione degli spettatori. Una popolazione italiana mediana, ma allo stesso tempo digitalizzata in cui i diversi device (tv, smartphone, tablet, laptop) che ormai fanno parte della vita quotidiana si incrociano e condizionano l’attenzione o meglio la non attenzione che spesso rivolgiamo allo schermo televisivo”.

Tra i dieci cluster identificati, quello che maggiormente si distingue è composto da circa il 40% degli intervistati, e viene definito come il gruppo dei ‘rilassati’, ossia quelle persone che hanno la tv accesa mentre fanno altro, non hanno il telecomando in mano e quindi hanno da tempo abbandonato lo zapping compulsivo: più di due terzi del panel dichiara di non cambiare canale quando inizia la pubblicità.

L’attenzione però è bassa o selettiva, e questo condiziona l’efficacia e l’impatto della comunicazione pubblicitaria che deve essere sempre piùcapace di offrire creatività facilmente ricordabili nel tempo e che catturino l’attenzione di un pubblico presente ma distratto.

Le stesse persone possono avere comportamenti diversi a seconda del momento, mese, giorno della settimana. I cluster tra di loro non sono disgiunti e chi si definisce rilassato potrebbe essere, in altri momenti anche uno ‘spettatore seriale’ appassionato e attento rispetto ai suoi programmi, fiction, serie e canali tv. Riconoscere il coinvolgimento selettivo dei diversi target è fondamentale per pianificare una comunicazione efficace.

“Tra le tante informazioni collezionate osserviamo con attenzione un comportamento trasversale a più cluster: oltre 1 italiano su 4 dichiara che più che guardare la tv la ascolta. Questo vuol dire che l’attenzione è più che mai legata ad una sonorità nota o comunque accattivante; un interessante paradosso se si pensa che lo stesso spot, se portato su device digitali, potrebbe essere addirittura muto”, aggiunge Rollini.

Dall’indagine emerge quindi, prosegue il testo, l’importanza di scegliere sia i contenuti più coinvolgenti che le modalità creative più efficaci per emergere nei momenti di maggiore distrazione. Semplicità e format sono ancora più importanti che in passato e il sonoro (jingle o musica che sia) è l’elemento principale per conquistare l’attenzione, conclude l’analisi.

nella foto da sinistra a destra:

  • Cristiano Nissotti –  Strategy and Insight Director
  • Monica Pecchia – Strategy Director
  • Erik Rollini – Managing Director
  • Elisabetta Casini – Strategic Director
  • Zeno Mottura – Ceo
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