Il 2015 artistico di Lorenzo Marini lo ha visto esporre all’Art Basel a Miami, appuntamento mondiale per l’arte contemporanea.
Per l’occasione, la città si trasforma coinvolgendo dalle 267 gallerie al building che ospita la rassegna dal 2002 ospitando ‘artisti’ come Sly Stallone e collezionisti come Pamela Anderson e Leonardo Di Caprio. Un giro d’affari che supera i tre milioni di dollari e che ha visto una partecipazione superiore alle 100.000 persone tra esperti, artisti, curiosi, galleristi e collezionisti. Sempre molto apprezzata l’arte italiana degli anni 60, da Fontana a Manzoni, da Burri a Rotella.
Nel Convention Center a Down Town ha esposto una decina di opere inedite anche Lorenzo Marini, accanto ad un altro italiano come Vittorio Storaro, che ha messo in scena opere fotografiche dedicate alla Roma Imperiale.
La carriera artistica di Lorenzo Marini ha iniziato ad essere pubblica solo di recente, dopo vent’anni di dipinti realizzati al di fuori del mercato dell’arte. Nel 2014 le prime prove di esposizione, tra Soho new York e Miami ADC, per poi iniziare nel 2015 le sue antologiche negli spazi pubblici italiani, dallo spazio Oberdan di Milano a febbraio, ai musei di Padova in marzo, al Palazzo Medici Riccardi di Firenze a giugno, al Centro di Cultura di Praga in ottobre, al Teatro Vittorio Emanuele di Messina in novembre per terminare quindi al Miami Art River nel Art Basel Miami week.
“Nel tempo in cui l’arte ha di fatto eliminato ogni barriera e le contaminazioni tra generi e culture sono diventate la sua stessa essenza, trovo meraviglioso elevare il concetto di Visual e di Brand insight a livello concettuale e artistico”, commenta nella nota. “Dal mio maestro Armando Testa ho imparato le innumerevoli contaminazioni tra questi due mondi, l’arte e la pubblicità. E questa nasce e deriva da quella.”
