Si perché leggendo che tra i prodotti in maggiore crescita ci sono mango, +114,3%, avocado, con un +47% e semi, +32,2%, non restano dubbi sul valore che gli italiani stanno dando alla spesa, sempre più vissuta in ottica benessere e pure gratificazione. Ma ci torneremo, anche perché le differenziazioni tra target sono doverose, come spiega al nostro microfono Enzo Frasio, Amministratore Delegato di NIQ
Il primo quarter 2025 e il 2024
Resta comunque che il carrello della spesa delle famiglie rimane voce prioritaria del loro budget mensile tanto che i primi 4 mesi del 2025 superano i 45 miliardi di euro di fatturato a totale negozio (+4,4% rispetto al
+ 1,9% del 2024), di cui più di 32 nel Largo Consumo Confezionato (+2,6% contro l’1,5% del 2024). Da evidenziare la sorpresa del sud, che mette a segno una performance inattesa, con crescita dei volumi doppia rispetto alla media nazionale, ossia +5,6% a valore e +5,0% a volume. Tornando ai valori complessivi, In termini di fatturato, nel 2024 si sono raggiunti i 137,5 miliardi di euro (+1,9% rispetto al 2023), che nel confezionato diventano 98,2 miliardi (+1,9% rispetto al 2023).
Fenomeno inflattivo sotto controllo, ma non per tutte le merceologie
Nonostante l’andamento dei prezzi appaia oggi sotto controllo, il 29% degli Italiani –continua a temere l’incremento dei costi dei beni alimentari, con il 23% a parlare addirittura di recessione (in Europa lo fa in media il 13%). Non a caso, la ricerca della convenienza continua a essere determinante. La realtà dei fatti, mostra comunque un fenomeno inflattivo sotto controllo. Nei primi quattro mesi del 2025 l’indice di inflazione nel Largo Consumo Confezionato è stato intorno al +1% a Totale Italia Omnichannel per raggiungere quota +0,8% ad aprile 2025. Eccezione fatta per caffè, cioccolato, burro e salmone fresco, che registrano una crescita maggiore nel loro prezzo a parità di quantità acquistate.
Ecco come spendono oggi gli italiani. Il fresco traina (+5,5%)
Frutta e verdura, infatti, segnano un +7,9% a valore (+4,4% nel 2024). Saldo positivo anche per le carni, +5,6% a valore. Si difendono bene i prodotti del food confezionato, +4,1%, mentre frenano articoli per animali +1,4% (a fronte di un +3,1% nell’intero 2024) e cura della casa -0,8%.
Come anticipato, la crescita del fresco segue il trend dell’attenzione al benessere. Oltre ai già citati mango, avocado e semi, viene premiato anche il servizio, con prodotti facili da preparare che semplificano il consumo. Così, le basi per la pizza (60,3%) e i piatti pronti vegetali (+15,6%), ma anche i surgelati vegetali (+11,9%).
Gli andamenti del Largo Consumo per canale
La crescita delle vendite non premia tutte le tipologie distributive, che trasversalmente stanno conoscendo un aumento della frequenza di acquisto e un calo dello scontrino medio come rilevato nell’80% dei gruppi distributivi, offrendo opportunità per incrementare la fedeltà. Si evidenzia un buon andamento per i superstore (+3,4% a volume da gennaio ad aprile 2025 versus +1,3% nel 2024) e i discount +3,8% a volume e +3,9% a valore nel 2025, complice la ricerca del risparmio. Gli specialisti drug sembrano rallentare la crescita, registrando un seppur interessante +4,5% a volume e un +3,4% a valore.
Il valore dell’e-commerce
Con una quota pari al 7,1% nel 2025, nel Largo Consumo Confezionato registra un +4,4% a valore, venendo scelto per comodità e convenienza. I pure players, Amazon in testa, rappresentano il 50% delle vendite del canale e crescono a valore del +5,5%. Bene anche gli specializzati (19,5% della quota di mercato) che a valore mettono a segno un + 10,5%.
Marche e Marche del distributore nel 2025
Insieme, l’Industria di Marca (IDM) e la Marca Del Distributore (MDD) complessivamente maturano oltre 1 miliardo di crescita anno su anno, ciò che le differenzia sono le diverse leve che guidano lo sviluppo. Anche nel corso del 2025, la crescita dell’industria di marca è principalmente trainata dall’aumento dei prezzi, aprendo l’anno con un fatturato pari a +608 milioni di euro, contribuendo alla crescita del fatturato LCC per il 57%. Invece, per quanto riguarda l’MDD (+450 milioni di euro, pesando per il 43% della crescita), è l’aumento dell’assortimento di prodotto a marchio del distributore sugli scaffali a determinare la crescita per l’anno corrente.
I target e la crescita
Anche i target che determinano la crescita sono differenti: se da una parte la MDD si rivolge sempre di più agli 8 milioni di famiglie con figli a carico (+0,5 pt di quota) e di media età (+1,6 pt in quelle con reddito medio più basso), l’IDM è in crescita sia nelle famiglie mature ad alto reddito (+ 0,2 pt) sia in quelle a basso (+0,6 pt).
Le stratgie vincenti
Secondo i dati del Consumer Panel di NIQ, la strategia di crescita vincente per i principali brand del Mass Market, il 59% dei quali in crescita a volume nel corso dell’ultimo anno, sta nella capacità di raggiungere un numero sempre più elevato di clienti, con maggiori probabilità di successo se si riesce anche a migliorare la fedeltà. Anche la MDD sta cercando di espandere la sua quota, lavorando principalmente attraverso lo sviluppo degli assortimenti. Cresce nel 65% delle categorie, in parte per aumento del solo numero di famiglie acquirenti (in due casi su tre) e in parte in tutte quelle dove, oltre ad incrementare il numero di acquirenti, riesce anche a crescere in fedeltà.