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Ripensare lo spazio urbano, Jungle firma l’opera green di via Emanuele Muzio a Milano

1.700 metri quadri di colore ed un’area pedonale sicura e a misura di bambino. E' l’intervento di urbanismo tattico parte del programma 'Piazze Aperte per ogni scuola' promosso dal Comune di Milano. L’artwork pavimentale è pronto ad accogliere studenti e studentesse all’apertura dell'anno scolastico
Jungle Muzio Completato

Il progetto ha riconvertito e rivitalizzato parte di una strada da sempre occupata dal traffico automobilistico, restituendola alla comunità come spazio ricreativo per bambini e famiglie. L’area è stata prima oggetto di un intervento strutturale a cura del Comune di Milano, che ne ha ricavato una parte destinata al pubblico pedonale, e poi di un secondo processo di trasformazione che ne ha cambiato ulteriormente i connotati, grazie alla lavorazione pittorica di JUNGLE e al concept visivo ideato da Atto e Studio Wok.

La colorazione pavimentale è stata inoltre arricchita grazie all’utilizzo di Pureti, un trattamento fotocatalitico capace di distruggere sostanze inquinanti e polveri sottili, e di rilasciare parallelamente ossigeno in quantità pari a quelle di un albero di medio fusto, sfruttando unicamente l’energia rilasciata dalla luce solare.

“Lavorare a progetti di urbanismo tattico è sempre motivo di grande orgoglio e soddisfazione; se poi i primi a vivere e utilizzare l’area sono gli studenti di una scuola elementare e media, allora è chiaro che il progetto può dirsi completo e di valore autentico”, commenta nella nota Lorenzo Fabbri, Ceo Jungle.

“Per la città di Milano – aggiunge Gaia Romani, Assessora ai Quartieri e alla Partecipazione del Comune di Milano – questo intervento rappresenta un ulteriore tassello dell’impegno dell’Amministrazione a costruire quartieri davvero a misura dei bisogni e dei desideri delle persone, in particolare delle più piccole. Crediamo fortemente nel valore di spazi protetti, vivaci e sicuri, dove bambine e bambini possano giocare, crescere e coltivare relazioni. È anche attraverso questi luoghi che costruiamo una Milano sempre più accessibile, giusta e democratica”.