L’artista, sempre all’avanguardia nella musica elettronica, presenta al MEET Digital Culture Center – il primo centro italiano dedicato all’arte e alla cultura digitale, nato a Milano con il supporto di Fondazione Cariplo – una mostra che mette in mostra il suo lato più innovativo e creativo.
Questo debutto nel mondo dell’arte contemporanea sottolinea anche il suo rapporto speciale con MEET: nel 2024 era stato ospite a un ciclo di incontri, e ad aprile scorso aveva presentato la sua Opera Totale – Stagione Italiana 2025. Inoltre, ha partecipato alla Biennale Architettura 2025 di Venezia, con l’installazione sonora immersiva Oxyville, creata proprio con il supporto di MEET.
Con Promptitude, Jarre porta avanti la sua esplorazione tra arte, tecnologia e percezione umana, ma questa volta si concentra sulla dimensione visiva, integrandola nei suoi progetti musicali e performativi: il nuovo step è il rapporto creativo tra l’uomo e l’intelligenza artificiale. Al centro della mostra c’è l’idea che il prompt, ovvero le brevi istruzioni fornite all’IA, sia come un haiku nella poesia: poche parole, grandi suggestioni.
Nella mostra, ha scritto brevi testi poetici che l’IA interpreta traducendoli in creature ibride, tra umano e macchina, che vivono in uno spazio liminale, simbolo di tensione e di armonia tra creatività umana e calcolo.
Ma Promptitude non racconta solo i risultati visivi: mostra anche il processo creativo, partendo dalla perfezione dei prompt e arrivando a chiedere all’IA di creare nuove immagini partendo da quelle generato in modo spontaneo.
Per rendere l’esperienza ancora più immersiva, c’è anche EŌN, una composizione sonora infinita e generativa, creata da Jarre, che evolve senza mai fermarsi, regalando un viaggio acustico unico.
EŌN è anche disponibile come app su iOS, perfetta per accompagnare questo viaggio nel futuro tra musica e intelligenza artificiale.