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Assegnati i Diversity Media Awards 2025. Ecco chi ha vinto

L’evento digitale, condotto da Aurora Ramazzotti, Guglielmo Scilla e Pierluca Mariti, ha celebrato storie e format capaci di promuovere rispetto, pluralismo e rappresentazioni autentiche sui social e nei media tradizionali
Francesca Vecchioni, Presidente Fondazione Diversity
Francesca Vecchioni, Presidente Fondazione Diversity

I Diversity Media Awards 2025 hanno annunciato oggi i loro vincitori in un evento totalmente digitale, diffuso sul profilo Instagram della Fondazione Diversity e condotto da Aurora Ramazzotti, Guglielmo Scilla e Pierluca Mariti. Per la decima edizione, i premi continuano a celebrare i personaggi e i contenuti che, nell’ultimo anno, hanno saputo raccontare in modo inclusivo e valorizzante la diversità di genere, età, etnia, disabilità, identità LGBT+ e aspetto fisico.

Seguendo lo spirito del momento, l’evento ha abbandonato palchi e red carpet per tornare all’essenziale: i social, uno spazio che negli anni è diventato casa naturale per le comunità e luogo in cui l’inclusione trova una risonanza autentica. Attraverso 13 video dedicati, i tre conduttori hanno presentato le nomination e svelato i premiati, costruendo un vero e proprio viaggio nella ricchezza delle differenze.

Il riconoscimento come Personaggio dell’Anno è andato a Francesca Albanese, Relatrice Speciale ONU per i diritti umani nei territori palestinesi, per il suo impegno costante nel denunciare le violazioni in corso e per la forza morale del suo lavoro.

Tra gli altri premi principali: La perfezione non esiste (Prime Video) è stato eletto Miglior Programma TV per il suo sguardo rispettoso su chirurgia estetica e rapporto con il corpo; Il ragazzo dai pantaloni rosa si è aggiudicato il titolo di Miglior Film Italiano per aver affrontato con coraggio la quotidiana omolesbobitransfobia; L’arte della gioia di Valeria Golino ha vinto come Miglior Serie TV Italiana, mentre Hacks è stata premiata come Miglior Serie TV Straniera. La categoria dedicata al pubblico young ha visto trionfare Heartstopper 3, che continua a raccontare l’universo LGBT+ con delicatezza e attenzione ai temi della salute mentale.

Per la radio, il premio è andato a 5 in condotta (Rai Radio 2) di Serena Bortone, mentre il riconoscimento per il Miglior Podcast è stato assegnato a Sigmund (Il Post), apprezzato per la capacità di rendere accessibili temi complessi legati alla salute mentale.

Il titolo di Creator dell’Anno è stato attribuito a Sofia Fabiani (@cucinare_stanca), che ha trasformato la cucina in un luogo di ironica riflessione sociale, mentre Aurora Leone dei The Jackal ha vinto come Miglior Prodotto Digital con “La festa dei Nonni”, un racconto delicato e inclusivo delle relazioni intergenerazionali.

I premi dedicati all’informazione hanno riconosciuto la qualità di Tg La7, Il Messaggero, Il Venerdì di Repubblica e Ilfattoquotidiano.it per servizi e articoli che hanno saputo affrontare temi sociali complessi con rigore e profondità.

I vincitori

Personaggio dell’anno Francesca Albanese
Miglior Programma TV La perfezione non esiste
Miglior Film Italiano Il ragazzo dai pantaloni rosa
Miglior Serie TV Italiana L’arte della gioia
Miglior Serie TV Straniera Hacks
Miglior Programma Radio 5 in condotta
Miglior Podcast Sigmund
Creator dell’anno Sofia Fabiani (@cucinare_stanca)
Miglior Prodotto Digital Aurora Leone dei The Jackal
Miglior Serie TV Young Hearstopper 3