La transizione verde non è più soltanto una questione etica, ma una vera e propria leva di crescita e competitività per le imprese che vogliono affrontare il futuro in modo sostenibile. Per renderla concreta servono visione, strategia e soprattutto competenze: le cosiddette green skills, che stanno ridisegnando il mercato del lavoro e dando forma ai profili professionali del domani.
In vista della COP30 di Belém, LinkedIn anticipa i risultati del suo Green Skills Report 2025, offrendo una fotografia aggiornata delle tendenze globali e italiane in materia di sostenibilità. Nonostante il rallentamento del mercato del lavoro, le assunzioni di talenti green continuano a crescere: tra il 2021 e il 2025, +6,2% a livello mondiale e +3,7% in Italia.
L’andamento Italia
Nel nostro Paese, però, la dinamica è particolare: cresce più l’offerta di competenze sostenibili (+3,5%) rispetto alla domanda (-0,1%), dopo un 2024 da record (+14,9% di assunzioni green). Oggi quasi un’assunzione su cinque riguarda ruoli legati alla sostenibilità, e il 17,6% dei professionisti italiani possiede almeno una competenza in quest’ambito.
Le cinque skill in più rapida crescita nel 2025 sono il business sostenibile (+63%), la strategia di sostenibilità (+53%), la tutela delle risorse ambientali (+50%), l’efficienza operativa (+47%) e le strategie di business sostenibile (+42%). Segno che la sostenibilità sta diventando parte integrante della pianificazione strategica delle imprese.
Secondo Marcello Albergoni, Country Manager LinkedIn Italia, “puntare sulle persone è la chiave per una transizione verde duratura. Le politiche devono mettere al centro le competenze, perché senza know-how la sostenibilità resta solo un’idea, non un motore di sviluppo”.
Interessante anche l’evoluzione dei ruoli: oggi oltre la metà dei professionisti con competenze green lavora in posizioni non tradizionalmente legate alla sostenibilità (56% in Italia, 53% nel mondo). I settori più dinamici? Utilities e costruzioni, dove la richiesta di profili green supera rispettivamente il 36% e il 34%.
Infine, la tecnologia si conferma un alleato chiave della transizione verde. L’intelligenza artificiale sta infatti diventando parte integrante dei processi di innovazione sostenibile, con competenze come AI Engineering, Prompt Engineering e soprattutto Responsible AI, quest’ultima in crescita del 517% a livello globale.