Con più 15.000 inserzionisti e oltre 200.000 editori connessi tramite il suo network globale, Awin ha a disposizione un volume crescente di dati, che gli offre un punto di vista unico e una prospettiva inedita per analizzare sulle ultime tendenze del mercato dell’affiliation, dalla crescita del mobile alla trasformazione del tracking, all’evoluzione dei tipi di publisher.
Per questo il Report di Awin rappresenta una sintesi di quanto accade oggi, perché “serve definire una visione forte per affrontare il 2020 e andare oltre”, come scrive in apertura il board dell’azienda.
Internet è da sempre senza confini e la globalizzazione, impattando su eCommerce, eventi, piattaforme, logistica per la consegne e i resi, unita con una diffusa crescita della fiducia dei consumatori, basata soprattutto sulle esperienza pregresse, personali o di altre persone conosciute, ha fatto sì che l’acquisto da brand e marketplace non nazionali cresca in maniera tangibile.
Un ricerca di Accenture sullo shopping online suggerisce che quest’anno quasi il 45% degli acquirenti, nei marcati evoluti, farà acquisti via web a livello internazionale.
Anche l’affiliation marketing è da tempo un fenomeno internazionale, ma l’esperienza locale da parte degli affiliati può rappresentare un elemento prezioso per i marchi che cercano di entrare in nuovi mercati all’estero, coinvolgendo il pubblico da zero. Awin, dal suo osservatorio privilegiato, ha assistito a un crescita sostanziale in termini sia di affiliati che si ‘arruolano’ in più mercati di tutto il mondo, sia di marche che si rivolgono a nuovi mercati, attraverso programmi di eCommerce transnazionale.
Il tutto sta avvenendo sullo sfondo di un mondo ormai multi-dispositivo, in cui l’affermarsi degli smartphone rende difficile (o quanto meno più complesso) tracciare in maniera efficace le attività di marketing online. Già nel 2015 furono lanciate dai player del mercato, tra cui Awin, sistemi di attribuzioni e tecnologie di tracciamento per risolvere questo problema. Ma sin dalle prime evidenze apparve chiaro che alcuni affiliati stavano perdendo quote sulle vendite riconosciute. Il monitoraggio ha infatti visto un enorme aumento della quota delle vendite assegnate ai social media considerati come editori. Questo è stato intuitivo, d’altra parte, poiché l’attività social si verifica in gran parte su smartphone, mentre l’eCommerce è ancora – non lo sarà per molto, però – più legato al desktop. Analizzando l’attività di questi due dispositivi insieme, è possibile fornire un quadro più chiaro di come gli utenti stavano usando i loro dispositivi mobili prima di procedere all’acquisto da marche online o dai marketplace. Di certo c’è la crescita dello smartphone come device, passato dai 25 minuti di utilizzo nel 2010 alle 3,1 ore di oggi.
Anche se la velocità di Internet è generalmente migliorata, e in maniera robusta, il proliferare di script pubblicitari e tag nelle pagine Web, nonché l’adozione di immagini e video di dimensioni superiori di molti siti, ha portato a un certo rallentamento negli ultimi tempi, a causa del ‘rigonfiamento’ della pagine così cresciute. Ma oggi gli utenti hanno sempre meno tolleranza per questi ritardi: secondo l’esperto SEO Neil Patel, il 40% delle persone abbandonerà un sito che non viene caricato entro tre secondi. La velocità di caricamento della pagina è pertanto un fattore importante nel definire le possibilità di successo di un eCommerce. Questo ovviamente si traduce in complicazioni nell’identificare, e retribuire, le corrette attribuzioni per i diversi editori coinvolti nella customer journey dei clienti potenziali ed effettivi degli eCommerce.
Una prima soluzione è stata quella di compensare gli editori per le mancate attribuzioni dovute a sistemi di tracciamento non all’altezza della domanda, ma con i browser che gradualmente ‘cancellano’ i cookies (ultimo in ordine cronologico sarà Google Chrome dal 2022) serve un sistema più efficace e preciso.
Alla fine del 2019, ecco che Awin ha annunciato la sua Bounceless Solution, che non necessita di cookies e di link di affiliazione per funzionare. Questo nuovo metodo ha rimosso la necessità di link di affiliazione: invece di passare dal server di Awin. Infatti, gli utenti sarebbero rediretti direttamente al sito inserzionista. Un approccio all’avanguardia, più robusto e attento alla privacy, che rappresenta una promettente strada per la la pubblicità online di domani.