Youmark

Il mercato beauty nel 2022 secondo PwC: sostenibilità, premiumization e digitalizzazione i macro trend che ridefiniscono il settore

Erika Andreetta, Consumer Markets Consulting Leader di PwC Italia

In occasione del 3° Pambianco Beauty Summit Erika Andreetta, Consumer Markets Consulting Leader di PwC Italia, ha presentato l’analisi dei trend specifici per il settore beauty.

Secondo l’analisi di PwC il settore, in rapida crescita, vale oggi oltre €430 miliardi ma potrebbe raggiungere circa i 550 miliardi nel 2020. Particolare attenzione nel corso dell’intervento è stata data ai mercati USA, Cina, India ed Emirati Arabi e agli effetti della digital disruption.

Sono stati inoltre presentati i risultati dalla 10° ‘Global Consumer Insight Survey’ condotta da PwC su oltre 21.000 consumatori in 27 Paesi nel mondo che monitora i driver dei comportamenti d’acquisto dei consumatori e le nuove sfide che questi pongono ai player del Consumer Goods e del Retail.

I mercati del futuro: USA, Cina, India ed Emirati Arabi

Gli Stati Uniti rappresentano il mercato più importante per valore assoluto, da €80 miliardi nel 2018 (di cui €36 miliardi il mercato premium), che si stima raggiungeranno circa €92 miliardi entro il 2022, rimanendo di fatto il principale mercato mondiale.

Gli altri mercati del futuro saranno indubbiamente Cina ed India, dove si registra un tasso annuo di crescita composto rispettivamente dell’8% nel mercato cinese che raggiungerà i €70,3 miliardi (€52 miliardi nel 2018), e dell’11% nel mercato indiano che toccherà i €20 miliardi (€13,2 miliardi nel 2018).

Gli Emirati Arabi saranno un mercato cruciale più che per crescita, si stima che raggiungano €2,2 miliardi nel 2022 (oggi €1,9 miliardi), per le tendenze che detteranno in ambito beauty. Le donne del Medio Oriente infatti tendono a sperimentare con i loro prodotti di bellezza molto di più di quanto non succeda altrove; a Dubai è un imperativo essere “glam” a qualsiasi ora del giorno.

I Macro trend del settore: come i Millennial ridefiniscono il beauty 

I dati dimostrano come Millennial e Gen Z siano i principali interlocutori del settore beauty. La loro disponibilità di spesa è superiore a quella delle generazioni precedenti. Il beauty deve dunque ripensarsi per rispondere alle esigenze di questo tipo di consumatore, digitalizzato ed estremamente attento alla sostenibilità, che sta ridefinendo il concetto tradizionale di bellezza e cosmesi.

La sostenibilità si attesta quale trend trainante: un approccio ‘natural’, ‘green’ e ‘clean’ diventa quindi un’esigenza e non una semplice moda, specie per i Millennial, che preferiscono prodotti naturali. Complessivamente si registra una maggiore attenzione del mercato alla sostenibilità dei prodotti beauty: il 37% dei consumatori ricerca prodotti con packaging eco-friendly, il 41% evita il più possibile l’uso della plastica, il 42% pagherebbe un premium price per prodotti ecosostenibili, il 44% è attento all’origine e vuole sapere se il bene è stato prodotto eticamente.

Il secondo trend emergente è la premiumization del prodotto. Il segmento premium registra infatti una crescita più rapida rispetto a quello mass (6,8% nel 2018 vs 5,3% del 2017).  trainato dalla crescente appeal per i consumatori di prodotti di alta qualità e di esperienze su misura.  Millennial e Gen Z spendono infatti molto più delle generazioni precedenti in make-up e skincare, privilegiando la qualità. Di conseguenza, aumenta il volume del mercato di prodotti premium: negli Emirati Arabi rappresenta oltre il 63% (€1,2 miliardi); in Cina il settore vale oltre il 31% del comparto e registra crescite superiori al mercato, con tassi superiori al 20% negli ultimi due anni.

Il terzo è la Digital Disruption. Il digital ha avuto un effetto dirompente nel settore. È in rapido aumento l’utilizzo della diagnostica intelligente, ovvero servizi e device tech che guidano gli acquisti: in un futuro non troppo lontano realtà aumentata e intelligenza artificiale consentiranno assistenti personali nella scelta di skincare e makeup.

Per questo i player del settore utilizzeranno attivamente tecnologie come Augmented Reality, Virtual Reality e voice per migliorare e personalizzare le esperienze di shopping online e stanno sviluppando app per facilitare il mobile commerce. Le iniziative di personalizzazione verranno implementate per consentire ai consumatori di prendere decisioni di acquisto on line che siano migliori di quelle in negozio. Le app e le piattaforme online consiglieranno i consumatori sia tramite affidabili algoritmi computerizzati che tramite comunità virtuali, blogger e vlogger.

Quasi il 60% dei consumatori nel mondo ha acquistato online prodotti di health & beauty almeno una volta negli ultimi 12 mesi. Sebbene gli store rimangano un canale vitale per la bellezza (rappresentano l’80% del mercato), il panorama distributivo globale sta cambiando.

In particolare, le vendite online sono quasi raddoppiate in valore assoluto dal 2013 al 2017 (da €17 miliardi a €33 miliardi) e presentano un tasso di crescita superiore alla crescita delle vendite in store. Dalla survey, su 22.000 consumatori emerge inoltre come gli Amazon shopper o Alibaba nel mondo siano circa il 65% del campione, con picchi del 95% in Cina per le piattaforme JD/Tmall. Inoltre, l’e-commerce si svilupperà ulteriormente con la diffusione di piattaforme social ibride come come nuovi canali di vendita.

La digital disruption ha influito anche sulla concezione del business stesso, infatti il panorama dei brand beauty online è completamente diverso rispetto al mondo off line. Nel mondo beauty online esistono nuovi modelli di business che semplicemente non esistono offline, ad esempio in USA i top 20 brand di cosmetica che catturano il 90% del mercato off line, valgono solo il 14% del mercato online.