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25 Novembre, entra nel Labirinto per imparare a riconoscere i segnali della violenza di genere

L’installazione esperienziale nel cortile di Palazzo Reale nasce da un'idea degli studenti e delle studentesse dell’Istituto Europeo di Design. Gruppo Sella ha contribuito alla realizzazione del progetto
Il labirinto, Palazzo Reale
Autore Andrea Scuratti - Copyright Comune di Milano

Per accompagnare tutti e tutte a scoprire e riconoscere i segnali e le dinamiche della violenza maschile contro le donne, la Rete antiviolenza del Comune di Milano presenta alla città ‘Il Labirinto’, un’installazione che ha l’obiettivo di diffondere consapevolezza e favorire la prevenzione.

Allestito nel cortile di Palazzo Reale e inaugurato oggi, in occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, si tratta di un percorso esperienziale che richiama, appunto, la forma di un labirinto, con un sistema di pareti alte circa due metri e tappezzate con scritte e immagini che illustrano il tortuoso procedere di atti, frasi, sottintesi che si autoalimentano: tutti indizi sottili, spesso ambigui, che possono rivelare un comportamento tossico che può arrivare fino alle estreme conseguenze. Piccoli segnali che, ripetuti nel tempo, diventano una spirale soffocante, proprio come un labirinto da cui sembra impossibile uscire. Chi subisce violenza si trova intrappolata in un vortice di incertezza, paura e solitudine, in cui sembra impossibile trovare una via d’uscita.

Uscire dalla violenza, invece, è possibile, ma è importante rivolgersi a operatrici competenti ed esperte. A Milano esiste una Rete coordinata dal Comune che unisce otto Centri Antiviolenza, nove Case Rifugio e uno sportello a sostegno delle donne per ritrovare libertà e autonomia, dove è possibile trovare informazioni, ascolto, riservatezza e supporto gratuito nel percorso di liberazione dalla violenza.

Nei primi dieci mesi del 2025 sono state 2.368 le donne che si sono rivolte per la prima volta ai Centri Antiviolenza aderenti alla co-progettazione Diritti promossa dal Comune di Milano, su un totale di 3.541 donne (tra nuovi accessi e donne che hanno già avviato un percorso).

“La violenza maschile contro le donne – dichiarano gli assessori Lamberto Bertolé (Welfare e Salute) e Tommaso Sacchi (Cultura) – è subdola e spesso si nasconde dietro comportamenti solo apparentemente innocui. Riconoscerne i segnali è fondamentale per reagire precocemente. In questo senso, mettere a disposizione un luogo così simbolico di Milano come Palazzo Reale significa promuovere il coinvolgimento di un pubblico vasto e variegato, perché, come abbiamo dovuto imparare in questi anni, gli abusi non conoscono censo, ceto sociale, nazionalità, livello di istruzione. Il Labirinto si rivolge quindi a tutti e tutte: un monito e, allo stesso tempo, un’occasione per conoscere, capire, approfondire”.

“Un luogo, Palazzo Reale, e una installazione, il labirinto, importanti e utili per rappresentare il dramma della violenza maschile sulle donne, ma anche un messaggio forte verso gli uomini per creare consapevolezza sulle tante forme di violenza che le donne subiscono nello spazio privato – le relazioni tossiche – e nella vita quotidiana”, aggiunge Elena Lattuada, delegata del Sindaco per le Pari Opportunità di genere.

Negli orari di apertura di Palazzo Reale, i visitatori potranno accedere gratuitamente all’esperienza, al termine della quale troveranno le operatrici della Rete antiviolenza, a disposizione per fornire informazioni e supporto.

Il Labirinto è nato da un progetto di SVS Donna Aiuta Donna, Caritas Ambrosiana, Farsi Prossimo Onlus e Soccorso Violenza Sessuale e Domestica (SVSeD) del Policlinico di Milano, grazie a un’idea degli studenti e delle studentesse dell’Istituto Europeo di Design.

È stato realizzato nel 2016 con il contributo del Comune di Milano, nell’ambito dei lavori con la Rete Antiviolenza. Oggi il Labirinto si presenta con una veste grafica rinnovata grazie al contributo del gruppo Sella, attraverso le società Sella SGR e Banca Patrimoni Sella & C.. Il sostegno a questa iniziativa si inserisce nel più ampio impegno del gruppo Sella a promuovere una finanza consapevole e responsabile, capace di generare valore per la collettività, diffondere una cultura del rispetto e contribuire attivamente alla prevenzione della violenza di genere.