Quarant’anni fa la polpetta svedese entrava ufficialmente nel menù dei ristoranti IKEA. Oggi, quel piatto nato quasi per gioco è diventato un simbolo globale, amato da milioni di clienti in tutto il mondo. Per celebrare questo traguardo, la multinazionale svedese ha deciso di guardare al futuro con una novità tutta vegetale: il falafel.
“Vendiamo mobili in flat-pack e cibo rotondo”, scherza Daniel Yngvesson, Global Food Designer. Dopo decenni di varianti – dal pollo alla versione vegetale – il falafel rappresenta per IKEA la nuova frontiera del gusto: croccante all’esterno, morbido all’interno e con quell’aroma speziato che conquista palati in ogni angolo del pianeta.
Dalla prima polpetta al successo mondiale
La storia del food IKEA parte nel 1960, quando il fondatore Ingvar Kamprad aprì il primo ristorante in negozio ad Älmhult, convinto che un piatto caldo potesse rendere l’esperienza di acquisto più piacevole. Ma è nel 1985 che nasce la leggenda: dopo dieci mesi di prove in cucina guidate dallo chef Severin Sjöstedt, vede la luce la ricetta della polpetta svedese che ancora oggi accompagna milioni di pranzi in tutto il mondo.
Negli anni ’90 i ristoranti IKEA hanno iniziato a conquistare il pubblico globale e dal 2006 le polpette sono entrate anche nei freezer dei clienti grazie alla linea surgelata. Nel tempo, sono arrivate le varianti al pollo, vegetariane e persino sperimentazioni con alce e salmone, fino alla Huvudroll del 2020, pensata per replicare il gusto della carne con ingredienti vegetali.
Per festeggiare i 40 anni della polpetta, IKEA non si è limitata a introdurre il falafel. Ha chiesto al designer svedese Gustaf Westman di creare un piatto speciale in porcellana, capace di ospitare 11 polpette perfettamente in fila.
Il falafel nel menù
Il nuovo falafel sarà servito nei ristoranti IKEA con couscous, aioli e una fetta di limone. Realizzato con ceci, zucchine, cipolle e spezie, il piatto segna un ulteriore passo nella strategia del colosso svedese: proporre sempre più alternative vegetali, accessibili e sostenibili, senza rinunciare al gusto.