Questa mattina si è svolto a Milano l’atteso incontro stampa di Alibaba.com, l’eCommerce cinese B2B, che, oltre a confermare il lancio europeo, il 14 novembre a Londra, dell’evento CoCreate e del contest CoCreate Pitch per le PMI, finora tenutosi solo a Las Vegas, ha rivelato alcune cifre della crescita della sua, che copre oltre 200 Paesi, per un fatturato globale superiore ai 53 biliardi di dollari, con un assortimento proposto di oltre duecento milioni di prodotti.
Cresce la domanda in termini di approvvigionamento digitale B2B
Negli ultimi mesi, il numero di prodotti venduti da fornitori europei è aumentato di cinque volte rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, durante la stagione dei saldi di metà anno, Alibaba.com ha registrato una forte crescita di acquirenti sia negli Stati Uniti sia in Europa. In quest’ultima, il numero di buyer è aumentato del 38%, con forti incrementi in Francia, Regno Unito, Italia e Germania.
“Più del 68% buyer italiani hanno concluso ordini”, ha precisato Luca Curtarelli, Country Manager Italia, Spagna e Portogallo di Alibaba.com, “con picchi che hanno superato il 147% di crescita YoY degli ordini nel settore calzaturiero e accessori; il 128% nel settore attrezzature per servizi commerciali e il 93% degli ordini nel settore automotive”.
Barometro italiano della trasformazione digitale
Lo stato della trasformazione digitale nelle imprese italiane è sostanzialmente contraddittorio: il 75% ritiene che sia fondamentale per il successo delle esportazioni, mentre il 79% ritiene che sia utile per ridurre i costi e migliorare le capacità di vendita, ma solo il 48%ha completamente digitalizzato le proprie operazioni il almeno uno dei settori chiave.
Lo stesso, o quasi, accade guardando al livello di adozione dell’AI tra le imprese italiane. A parole sono evidenti i benefici, con il 92% che ritiene che l’Intelligenza Artificiale avrà un impatto sul proprio export, quasi un record. Ma a guardare poi da vicino, si nota che solo l’8% utilizza correntemente strumenti basati sull’AI, mentre addirittura un 22% la vede come una fonte di complicazioni per il proprio business.
La rivoluzione dell’AI di Alibaba.com
“Nonostante questi dati ancora acerbi – ha proseguito Curtarelli – in Alibaba la spinta verso l’AI è costante. Accio è un motore di ricerca conversazionale B2B alimentato dall’artificial intelligence che permette ai buyer di tutto il mondo di cercare il prodotto più adatto alle proprie esigenze. Da qualche mese abbiamo superato globalmente il milione di imprese utilizzatrici di Accio. Gli elementi che lo compongono sono un B2B search engine, un B2B wiki e una piattaforma di eCommerce. È come un direttore acquisti virtuale”.
“Per la aziende venditrici c’è Smart Assistant: un assistente virtuale che aiuta le imprese a ottimizzare il tempo e le performance attraverso le sue funzionalità”, ha ripreso Curtarelli. “Ottimizzazione pagine prodotto, prioritizzazione preventivi, personalizzazione risposte sono solo alcune delle capacità di Smart Assistant che è in grado di gestire qualsiasi tipo di enquiry, e può avvalersi di capacità linguistiche che si affinano ogni giorno di più. Il 50% dei seller, infine, hanno attivato un Agente AI, facendo un passo importante verso la digitalizzazione estrema del modello Agent-to-Agent”.
di Massimo Bolchi