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Tra giallo e romanticismo arriva Hotel Costiera, la nuova serie Prime Video

Paesaggi incantevoli, lusso e tradizione italiana, promuovendo il territorio. Al centro della storia c’è un personaggio italoamericano, Daniel De Luca, interpretato da Jesse Williams, già star della serie Grey’s Anatomy

“Questo posto, la Costiera, è come l’Isola che non c’è. Non vuoi mai andare via”. Uno dei personaggi minori di Hotel Costiera, la nuova serie Prime Video prodotta da Lux Vide, in arrivo in streaming il 24 settembre, pronuncia questa frase a un certo punto del secondo episodio. È questa allora la chiave per capire che cos’è davvero la nuova serie di Amazon MGM Studios e Lux Vide? Probabilmente sì. Un luogo come la Costiera Amalfitana, che per noi è noto, e che forse diamo un po’ per scontato, per chi viene da fuori, in particolare per gli americani, è una specie di luogo incantato, sospeso, con regole proprie. Un luogo dell’anima, dove perdersi e ritrovarsi, e non solo un luogo geografico e di villeggiatura. E questa visione impatta molto sul modo in cui è stata costruita la serie, che è stata presentata oggi a Roma, al Cinema Barberini: è chiaramente pensata per essere vista all’estero, è l’Italia come la vedrebbe uno straniero.

Jesse Williams è Daniel De Luca e risolve problemi

Al centro della storia c’è un personaggio italoamericano, Daniel De Luca, interpretato da Jesse Williams, già star della serie Grey’s Anatomy. Nella prima scena, Daniel si muove in vespa rossa lungo le vie della Costiera, in camicia hawaiana e Converse nere. Poi lo vediamo più elegante, ma disinvolto, in camicie e abiti di lino. Straniero, ma perfettamente integrato nel mood della Costiera. Daniel è un fixer: ex membro dell’intelligence dei marines, risolve i problemi degli altri, ma evidentemente non riesce a risolvere i suoi. “Daniel è stato al servizio di qualcos’altro per tutta la sua vita adulta, ha avuto qualcosa che poi è sparito e non è restato niente” spiega l’attore. “Un uomo della sua età potrebbe essere un padre, invece si trova da solo. Non è bravissimo a creare rapporti, non sa stare in relazione con qualcuno se non ha un lavoro da portare a termine. Sa cosa vuol dire risolvere problemi. Alla fine arriverà a risolvere i suoi?”

Amanda Campana è una perfetta Alice, ragazza perduta

Mare, sole, scogli. Hotel e case di lusso, locali, scorci incantevoli. Spritz, e altri alcolici. Elettra Lamborghini guest star nei panni di se stessa. L’onnipresente Tommaso Ragno, e l’onnipresente Gloria di Umberto Tozzi. Tutto questo è Hotel Costiera. E poi c’è lei, Alice, per tradizione il nome di chi è fatta per perdersi in un paese: che sia delle meraviglie o meno lo scopriremo. Amanda Campana, nel ruolo, è perfetta. Occhi blu come il mare, capelli biondi, sguardo innocente e malizioso al tempo stesso, è l’ideale ragazza perduta della storia, la Laura Palmer della Costiera, fatte le debite proporzioni e tenendo conto che qui non c’è un omicidio. “Alice è raccontata come la pecora nera della famiglia, che subito si discosta dalla vita che ha intrapreso la sorella Adele” ci ha spiegato l’attrice. “La distanza tra me e Maria Chiara Giannetta dentro e fuori dal set ha giocato a nostro favore”. Maria Chiara Giannetta è Adele, l’altro lato della famiglia, l’opposto di Alice. “Sono due sorelle che non hanno molta comunicazione” ci spiega l’attrice. “Essendo Adele parte di questo grande albergo per gente ricca, tutto il suo background personale deve rimanere sotto. Adele è l’apparenza di questo albergo: tutto perfetto, niente fuori posto. E lei si comporta così, ma rischia di esplodere”.

Una serie tv è anche promozione del territorio

Hotel Costiera sta a metà tra un prodotto internazionale e una fiction di Rai 1, anche se di quelle fatte bene. Non a caso Lux Vide è specialista in prodotti generalisti, da Don Matteo a Doc – Nelle tue mani, e la serie Blanca che ha lanciato proprio la Giannetta. È a metà tra uno spot pubblicitario di prodotti dal carattere tipicamente italiani – il food ma anche il luxury – e una promozione della Regione Campania. È un problema? No. È questo, anche questo, che oggi deve essere una serie tv: promozione del territorio. All’estero piacerà. Ma, soprattutto, i turisti si riverseranno a frotte nella costiera amalfitana. “La Costiera è importante” riflette Elena Bucaccio, responsabile editoriale di Lux Vide e sceneggiatrice della serie. “Quasi tutti gli americani, quando parlano dell’Italia, parlano della Costiera Amalfitana. Per loro l’Italia è Venezia, Firenze e la Costiera. È un posto fatto di cibo, arte, cultura, famiglia, divertimento. È un posto molto italiano e molto internazionale. Raccontare attraverso gli occhi di un americano mezzo italiano un mondo mezzo italiano e mezzo internazionale è stata la chiave della serie”. Lux Vide ha avuto le idee chiarissime sul target e il posizionamento di un prodotto come questo. E ha avuto le idee chiare anche Prime Video, che ha acquistato la serie due giorni dopo aver ascoltato il pitch. “Quando fanno un pitch come questo devi essere veloce” commenta Nicole Morganti, Head of Local Originals Southern Europe di· Prime Video & Amazon Studios. “Se non sei veloce sparisce da qualche altra parte. Per noi era l’occasione di mostrare un’Italia senza stereotipi. E far capire come la creatività italiana sia ad altissimi livelli, un’incubatrice di talenti che arrivano anche dagli Stati Uniti, e che da qui si può dare vita e un nuovo modo di fare serie tv”.

Narrazione verticale e orizzontale

È un nuovo modo di fare serie tv se consideriamo la coproduzione tra Italia e Stati Uniti e la commistione di talenti locali e internazionali. Dal punto di vista visivo e narrativo non è propriamente nuova tv. E anche dagli stereotipi non si scappa, anche se si prova a limitarli. La serie ha una doppia struttura narrativa, una verticale e una orizzontale. Quella verticale è un caso, molto semplice, da risolvere a ogni episodio, come nelle classiche serie tv procedural. E poi c’è la trama orizzontale, quella della ricerca di Alice. Poco interessanti i casi della struttura verticale, molto più intrigante il caso della narrazione orizzontale, anche per le implicazioni sentimentali tra il protagonista e la missing girl.

Un nuovo modello di mascolinità

Hotel Costiera è un giallo-rosa. È un genere che, una volta, andava moltissimo. È un genere storico, che ha fatto la gloria del cinema con titoli come Sciarada e Caccia al ladro (a proposito, a un certo punto della storia si vede un film di Hitchcock, ma è La finestra sul cortile). Certo, qui è declinato in serie tv, per cui è molto diverso. A proposito di questioni sentimentali, il Daniel di Jesse Williams ci piace perché prova a far vedere un nuovo modello di mascolinità. “In America, quelli cresciuti come me negli anni Novanta dovevano essere uomini, esercitare potere, essere in grado di combattere” spiega l’attore. “Ho cercato di creare un personaggio incompleto, fallace, che sta cercando di migliorarsi, di esplorare altre cose per riempire il vuoto che ha dentro. Cerca di creare rapporti di lavoro con le donne che non siano centrati sul sesso, di avere a che fare con una donna in maniera rispettosa.  E avere senso dell’umorismo e leggerezza”.

di Maurizio Ermisino