Secondo quanto riporta il Times, Il gruppo francese Havas e le società di private equity Apollo e KKR avrebbero manifestato interesse per WPP Plc, senza specificare come sia venuto a conoscenza dell’informazione. Non è chiaro se verranno presentate offerte formali per il gruppo pubblicitario con sede a Londra, aggiunge il quotidiano, sottolineando che i potenziali acquirenti potrebbero cercare di acquisire l’intera società o solo alcune sue parti. Havas e WPP sarebbero coinvolte in discussioni “molto serie”, con focus soprattutto sulla valutazione del gruppo britannico, riferisce poi Adweek. Tutte le parti coinvolte non hanno voluto rilasciare dichiarazioni.
L’interesse per WPP non è nuovo: da mesi gli investitori osservano con attenzione il gruppo. All’inizio di novembre, l’investitore britannico Redwheel ha acquisito una partecipazione del 5,25% nella holding e, sempre quest’anno, era emerso che il gigante della consulenza Accenture aveva valutato l’ipotesi di una possibile offerta.
Una competizione sempre più serrata
Havas negli ultimi mesi ha avviato collaborazioni più strette con agenzie concorrenti, soprattutto mentre l’acquisizione di IPG da parte di Omnicom si avvicina alla conclusione. A settembre ha infatti lanciato una joint venture con Horizon per gestire 20 miliardi di dollari in prenotazioni, consolidando la sua posizione come uno dei maggiori media buyer al mondo.
In questo scenario, l’acquisizione di una quota di WPP potrebbe rappresentare per Havas un importante punto di ingresso all’interno di uno dei suoi competitor più rilevanti, rafforzando al contempo la capacità di entrambe le holding di competere contro il nuovo colosso combinato Omnicom-IPG.
WPP, un tempo il network pubblicitario più grande al mondo, aveva raggiunto una valutazione di 24 miliardi di sterline nel 2017, ma da allora il valore delle sue azioni è sceso di circa il 65% dall’inizio del 2025. Al contrario, Havas ha registrato un anno di crescita costante, con un fatturato netto record di 2,3 miliardi di dollari (2 miliardi di euro) nei primi nove mesi del 2025. Nonostante ciò, il divario dimensionale tra i due gruppi resta significativo: Havas conta 23.000 dipendenti e una capitalizzazione di 1,6 miliardi di dollari (1,45 miliardi di euro), mentre WPP ne ha 110.000 e una capitalizzazione di 4,1 miliardi di dollari (3,1 miliardi di sterline).
Il futuro di WPP
Il futuro di WPP resta incerto. La nuova Ceo, Cindy Rose, ha definito “inaccettabile” l’8,4% di calo dei ricavi registrato nel terzo trimestre e ha avviato un piano di rilancio basato sull’intelligenza artificiale. In quest’ottica, la società ha nominato Elav Horwitz come primo chief innovation officer, una nuova figura dedicata all’AI, e ha incaricato McKinsey di condurre una revisione strategica del gruppo.
Emergono però segnali di fiducia dal management: proprio questa settimana, Cindy Rose e il presidente Philip Jansen hanno acquistato ciascuno 50.000 azioni della società, investendo oltre 184.000 dollari (140.000 sterline) a testa.