Ospite di AIDA PARTNERS e di Alessandro Paciello, che ne coadiuva la comunicazione, il Presidente della Fondazione, Oscar Di Montigny.
L’economia non può crescere all’infinito con un mero approccio estrattivo delle risorse. L’economia circolare ci ha insegnato che per poter difendere questo sogno si deve mutare il paradigma; ha così introdotto suggestioni, provocazioni e inviti a ridurre, riciclare, riqualificare, rigenerare, recuperare. Certamente un bene, anche se in realtà ha consentito ad alcuni Paesi di mantenere un’aspirazione di crescita lineare all’infinito, a svantaggio di altri, grazie a una rete di accordi commerciali. Bene, ma l’Uomo? La verità è che l’economia è una transazione tra esseri umani di beni e servizi, anche a fronte di uno scambio in denaro.
Siamo tutti interconnessi
La migliore forma di altruismo è un sano egoismo, avendo però chiaro che siamo tutti interconnessi in un grande e unico sistema. Quindi, la sola modalità per perseguire un vantaggio personale, è ottenere un vantaggio per tutto il sistema cui si appartiene, da cui si dipende e con cui si è interconnessi a livello fisico ed energetico.
Il modello dell’economia sferica
L’uomo ne è al centro. Dobbiamo essere consapevoli e responsabili di questo assioma. Abbiamo capito che il mondo può essere migliorato solo se ciascun individuo nella sua sfera di influenza decide di operare coerentemente. Da qui la trasformazione del modello, da circolare a sferico. E così come la circolarità si è via via evoluta producendo protocolli, regole, normative e opportunità di business, così farà anche il modello sferico, invitando chiunque, individuo o azienda, a capire come. La Grateful Foundation poggia già sull’interesse di grandi Gruppi. La finalità è generare un movimento imprenditoriale, sociale e culturale, lavorando per la messa a terra di principi (solo in apparenza astratti) mediante la definizione imminente di metodi pratici di applicazione.