Ne è convinto Francesco Epifani, Cco NEXT DIFFERENT. Fiducia è la chiave di volta, tra agenzia e cliente, ma anche all’interno. Non a caso, il primo passo è il dialogo, per capire i punti di forza del team e farli divenire unicità per l’innesto intorno ai clienti. Responsabilità non controllo, dando a ognuno il suo spazio. Soprattutto se si ha a che fare con i giovani. Millennial e Boomer parlavano la stessa lingua. Millennial e Gen Z no. Occorre trovare un canale di empatia diverso rispetto a prima, dove c’era solo il lavoro. Ora per lavorare bene è necessario dare rilevanza alla componente umana.
I progetti che segnano la direttiva in tre ambiti differenti
Quello L’Oréal, dove si è fatta sfilare l’inclusione, realizzando per la settimana della moda una sfilata con persone comuni. Un evento che saputo rompere gli schemi diventando notizia. Poi il film per Fondazione Barilla, un lavoro curato nel crafting, nella storia, nel purpose della marca, in quello che Fondazione Barilla ogni giorno si impegna per fare. Infine, il progetto Mo4Mo che durante il Festival di Sanremo ha utilizzato il linguaggio esplicito della musica per parlare di prevenzione dei testicoli.
Il valore dei premi
I premi portano a osare, a spingere, ad andare oltre. Epifani è giurato al prossimo New York Film Festival, ma anche ai Giovani Leoni Adci per i film. “Sono per la meritocrazia, per un percorso fatto di piani di sviluppo, per un career path più che per uno strappo che dura un giorno. Che magari va bene, anche per un colpo di fortuna, però non è una costante. Sono per la costante. Il premio deve essere conseguenza di un lavoro ben fatto”. Quindi ci si arriva quando i creativi danno il massimo, il cliente crede in quello che sta facendo e lo si fa insieme per andare in una nuova direzione. Finita l’era dei premi fine a sé stessi.
L’AI, strumento non fine
“Il bello di questo mestiere è la grande passione che ci spinge a farlo. Non si smette mai di imparare e l’AI ci permette di imparare. Bisogna assumere talenti che in qualche modo siano prompt writer, piuttosto che prompt director, quindi che abbiano capacità di fare art direction attraverso i prompt e writing attraverso i prompt. L’AI ci aiuta, ma dobbiamo essere sempre noi i proprietari di idee, spunti, concetti”.
Un mestiere lerning by doing
Quello del creativo è un mestiere che si tramanda, learning by doing, lo si impara nel momento in cui si entra in agenzia, in cui ci si confronta, con l’umiltà, la voglia, la passione di studiare da quelli che l’hanno fatto prima di te. “Io ho imparato da grandissimi talenti, poi ho fatto un match di tutte quelle culture. Ne è nato un metodo, che è diventato quello di Next Different oggi”. L’eccellenza creativa nasce sempre da un confronto, dal dialogo. “Facciamo comunicazione, iniziamo da noi. C’è l’allenamento, c’è l’ispirazione, c’è la visione, c’è la volontà di vedere sempre cose belle, fatte meglio, di spingersi più in là, e poi c’è sicuramente l’organizzazione che ci permette di farlo in modo fluido, in modo dinamico, in modo contemporaneo, perché, comunque, tutto cambia molto velocemente. Come recita il nostro posizionamento ‘move the change’, cerchiamo talenti che vogliano crescere”.